(9Colonne) – Roma, 10 apr – Il ministro Di Pietro ha chiesto a Romano Prodi di varare un decreto per modificare la legge Draghi e dare voce ai piccoli azionisti. L’Italia dei Valori presenterà comunque un suo disegno di legge. “Ho aderito all’iniziativa che Beppe Grillo ha lanciato nel suo sito – scrive Di Pietro nel proprio blog – ma le adesioni che ha ricevuto non potrà farle pesare per colpa di una legge burocratica che lo impedisce e che dobbiamo modificare. Il sistema va riformato, in particolare le scatole cinesi, quel meccanismo di intrecci societari a cascata che permette a Olimpia di Tronchetti Provera di controllare il 75% del consiglio di amministrazione di Telecom Italia con il 18% del capitale. I piccoli azionisti dovrebbero raggrupparsi, mi sono mosso in questa direzione, ma la Consob mi ha notificato una lunga lettera dove si spiega che serve una procedura complicata e farraginosa. E così Grillo, che non ha le particolari qualifiche richieste, non potrà parlare a nome di tutti all’assemblea”. Oltre alla modifica alla legge Draghi l’ex magistrato ha una seconda proposta. “Quando sono in gioco reti fondamentali per il Paese, se uno vende lo può fare, ma chi compra deve ottenere una nuova autorizzazione dello Stato per quanto riguarda l’utilizzo della stessa. Lo Stato deve valutare se ci sono i presupposti. Ovviamente per arrivare a questo bisogna scorporare la rete e sottoporla a questo regime autorizzatorio. Il tutto per evitare, per esempio, che uno utilizzi la rete per intascare dividendi anzichè fare gli investimenti per migliorare il servizio. Non vorrei che Telecom finisse a nuovi furbetti, magari di un quartierino più allargato. Ecco perchè dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi”.