Trecento milioni di euro per finanziare l’espansione dell’attività delle Pmi italiane sul mercato indiano. A tanto ammonta il plafond del progetto Go-India, presentato ieri a Roma da Abi, Sace e Simest alla vigilia dell’avvio della missione economico-diplomatica del Governo italiano a Calcutta, Mumbai e Delhi dall’11 al 16 febbraio prossimi. ”L’obiettivo è offrire a tutte le Pmi, attraverso una rete di sette grandi istituti di credito italiani, un pacchetto di servizi finanziari, assicurativi e di joint venture, prima che partano per l’India”, afferma il direttore generale dell’ Abi, Giuseppe Zadra, che firma con Sace e Simest l’accordo per il lancio del pacchetto integrato di servizi in favore delle Pmi con fatturato non superiore ai 250 milioni. Si tratta di un servizio base e di una serie di servizi opzionali che le Pmi inserite nel mercato indiano potranno richiedere in funzione delle loro specifiche esigenze. Sono 112 le aziende e gli imprenditori italiani che operano in India, dove sono presenti con propri uffici o filiali, unità produttive o joint venture. Si va dalle rappresentanze di banche e agenzie all’industria manifatturiera, in particolare tessile, chimica, di apparecchiature elettriche ed elettroniche, fino all’Ict e alle telecomunicazioni.
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