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Crescono patrimoni dei super ricchi mentre il 44% dell’umanità vive sotto la soglia di povertà

Eredità e connessioni sempre più potenti. Sono questi i due fattori che hanno permesso di mettere la ali ricchezza combinata dei super ricchi che, nel 2024, sarebbe passata da 13.000 miliardi di dollari a 15.000 miliardi di dollari in soli 12 mesi, pari a circa 5,7 miliardi di dollari al giorno, un ritmo tre volte superiore rispetto all’anno precedente.

È quanto emerge dal rapporto Oxfam sulla disuguaglianza pubblicato in occasione dell’apertura del lavori del World Economic Forum a Davos, in calendario oggi. Nel 2024 il numero di miliardari ha raggiunto la cifra di 2.769 unità rispetto ai 2.565 del 2023. In particolare. la ricchezza dei 10 uomini più facoltosi al mondo è cresciuta, in media, di quasi 100 milioni di dollari al giorno.

Il ruolo dei legami clientelari ed eredità

Ogni settimana, mette in evidenza il rapporto, il numero dei miliardari aumenta di 4 unità. Nel frattempo, sempre secondo Oxfam, che cita i dati della Banca Mondiale, il numero di persone che vivono in povertà è cambiato a malapena dal 1990 (circa 3,5 miliardi di persone).

L’1% delle persone più ricche possiede quasi il 45% di tutta la ricchezza, mentre il 44% dell’umanità vive al di sotto della soglia di povertà di 6,85 dollari al giorno. Poiché la ricchezza delle persone più ricche del mondo accelera a un ritmo più rapido di quanto previsto in precedenza, Oxfam prevede ora di vedere almeno cinque trilionari entro un decennio.

“La conquista dell’economia globale da parte di pochi privilegiati ha raggiunto livelli un tempo considerati inimmaginabili”, ha dichiarato il direttore esecutivo di Oxfam International Amitabh Behar. “L’incapacità di fermare i miliardari sta ora generando i prossimi trilionari. Non solo il tasso di accumulo di ricchezza dei miliardari è triplicato, ma anche il loro potere è aumentato”, ha aggiunto.

Il rapporto evidenzia un aumento della “ricchezza immeritata”, mostrando che il 60% della ricchezza dei miliardari deriva ora da eredità, monopoli o dal potere di “legami clientelari”.

Un esempio tra tutti è quello di Elon Musk. Il CEO di Tesla, grazie alla relazione con il neo-presidente Usa, Donald Trump, sarebbe sulla buona strada per diventare il primo trilionario del mondo entro il 2027, secondo un rapporto di Informa Connect Academy. Attualmente il suo patrimonio è stimato intorno a 440 miliardi di dollari, come indica il Bloomberg Billionaires Index.

Non è un caso che pochi giorni fa il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, abbia messo in guardia dall’ascesa di una “oligarchia che sta prendendo forma in America, fatta di estrema ricchezza, potere e influenza”. “Le persone dovrebbero essere in grado di guadagnare quanto più possibile, ma pagare la loro giusta quota di tasse”, ha detto Biden nel suo discorso di addio.

Sistema fiscale più equo

Oxfam chiede ai governi di impegnarsi a garantire che i redditi del 10% superiore non siano superiori a quelli del 40% inferiore in tutto il mondo. Secondo l’associazione, le regole economiche globali dovrebbero essere modificate per consentire lo smantellamento dei monopoli e una maggiore regolamentazione delle imprese e delle politiche fiscali globali per garantire che i ricchi paghino la loro giusta quota.

“Molti dei cosiddetti ‘self-made’ sono in realtà eredi di grandi fortune, tramandate da generazioni di privilegi non guadagnati. L’eredità di miliardi di dollari non tassata è un affronto all’equità, che perpetua una nuova aristocrazia in cui la ricchezza e il potere rimangono nelle mani di pochi” ha dichiarato Behar di Oxfam.