Economia

Credit Suisse: dopo Cipro occhio ai vostri conti correnti

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ROMA (WSI) – Già dagli eventi di Cipro, avevamo ipotizzato che il modello cipriota sarebbe potuto essere replicato anche in altre crisi bancarie nel contesto dell’eurozona.

A confermarci tale prospettiva è proprio un articolo apparso su Milano Finanza appena qualche giorno fa. Nell’articolo si legge che:

“Fino a 100 mila euro i depositi saranno protetti in Europa, oltre tale soglia i conti correnti possono essere coinvolti nei fallimenti bancari. L’Unione europea sta discutendo in questi giorni il tema dell’Unione bancaria. Una tappa a cui prima o poi si dovrà arrivare, nonostante i veti e i paletti della cancelliera tedesca Angela Merkel.

Ma nelle discussioni in corso viene data poca rilevanza a un punto molto delicato per garantire la fiducia nelle banche da parte dei rispamiatori: ovvero la soglia di garanzia dei depositi. I Paesi della Ue hanno deciso a fine giugno che nel momento in cui sarà necessario un salvataggio bancario saranno intoccabili solo i conti correnti fino a 100 mila euro. Mentre gli importi superiori a tale soglia saranno aggredibili.

Dunque obbligazionisti e correntisti di fatto partecipano in parte al rischio di impresa della banca. Come è accaduto ai depositanti delle banche di Cipro che si sono visti prelevare una trattenuta sui conti correnti dal 6,75% a crescere. «Il salvataggio di Cipro è il primo caso in Europa di un debito con prelazione nonché di un bail-in non garantito dei depositanti. Nonostante la sua unicità, dovuta sia alla peculiarità del suo sistema bancario sia alle implicazioni politiche intrinseche alla soluzione di salvataggio attuata, il bail-in di Cipro ha sensibilizzato gli investitori sull’implementazione dei regimi di risoluzione», dicono Christina Schmid e Elena Guglielmin, analiste di Credit Suisse private banking”.

Quindi, in buona sostanza, in caso di dissesto di qualche banca, a coprirne le perdite, oltre agli azionisti, saranno chiamati anche gli obbligazionisti e i correntisti con giacenze superiori ai 100 mila euro.

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Ma resta da capire il livello di protezione di cui potranno godere i depositanti con saldi inferiori ai 100 mila euro, atteso che, come avevamo già segnalato, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, offre garanzie del tutto inadeguate e comunque non sufficienti neanche per garantire i correntisti di qualche banca di medie dimensioni che dovesse entrare in crisi

Nel frattempo, giova ricordare che le sofferenze bancarie sono in costante e drammatico aumento, tant’è che nel mese di ottobre hanno raggiunto i 144.5 miliardi di euro, circa il 9% del PIL.

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