(9Colonne) – Roma, 10 apr – Dopo l’annuncio di due citazioni Usa contro la Cina dinanzi al Wto (World Trade Organization) per violazione del copyright su diversi prodotti e la restrizione alle vendite di film, musica e libri nel paese asiatico, Pechino non ha fatto attendere la sua reazione e ha espresso “forte insoddisfazione” per il ricorso presentato dall’amministrazione Bush. Secondo gli americani “i livelli di pirateria in Cina si mantengono su livelli decisamente alti e inaccettabili”. Se il giudizio del WTO dovesse essere sfavorevole alla Cina, gli Stati Uniti potrebbero imporre dei dazi sulle merci provenienti da quel paese. “Questo danneggerà seriamente – ha detto il portavoce del ministro del Commercio cinese in una nota – la cooperazione sulla protezione dei diritti di proprietà intellettuale che i due paesi hanno già costruito e avrà un impatto negativo sulle relazioni commerciali “. Secondo l’agenzia cinese Xinhua il responsabile dell’Ufficio della Proprietà Intellettuale cinese, Tian Lipu, ha precisato che “non è una mossa sensibile da parte del governo americano presentare tale forma di protesta” perché così facendo “gli Stati Uniti hanno ignorato gli immensi sforzi del governo cinese e i grandi risultati nel rafforzamento del sistema di protezione Ipr e nell’applicazione delle leggi sul copyright”.
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