NEW YORK (WSI) – I criminali che, poco piu’ di un mese fa, hanno rubato 101 milioni di dollari dalla banca centrale del Bangladesh potrebbero colpire ancora. E’ l’allarme lanciato da alcuni ricercatori della BAE System, che invitano le istituzioni bancarie a rafforzare i controlli, dopo la scoperta del malware che ha aiutato gli hacker a coprire le loro tracce nella grande rapina di febbraio.
Ma facciamo un passo indietro. Lo scorso 15 marzo la Banca centrale del Bangladesh è stata vittima di un cyber attacco che è costato 101 milioni di dollari, dirottati nelle Filippine e nello Sri Lanka. I criminali informatici hanno intercettato una transazione tra l’istituto e la Federal Reserve di New York.
Secondo l’azienda inglese di sicurezza, gli hacker hanno usato un malware in grado di manipolare le transazioni processate dai server Swift riuscendo tra l’altro a coprire le proprie tracce. “Lo strumento è stato realizzato su misura per questo lavoro e mostra un notevole livello di conoscenza del software SWIFT Alliance Access come pure una buona capacità di codifica di malware”, hanno detto i ricercatori BAE.
Ciò che sembrava essere un caso isolato conclusosi con le dimissioni del governatore della Banca centrale Atiur Rahman è risultato invece essere il più eclatante di una serie di furti.
Le indagini svolte hanno permesso di ricostruire che lo Swift, lo standard che gestisce le transazioni bancarie internazionali, è tutt’altro che sicuro. La Society for Worldwide Interbank Financial (Swift) che amministra il network di scambi ha ammesso che il sistema è stato oggetto di diversi incidenti.
Fonte: Cnn