Mercati

Confusione totale sui mercati azionari, nessuna logica spiega il trend

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LEGNANO (WSI) – Totale de correlazione tra i mercati e prezzi che non reagiscono a pubblicazioni macroeconomiche o relative alle diverse politiche monetarie, il tutto da quando Draghi ha iniziato a creare aspettative di interventismo sul fronte europeo.

Dax sui massimi e indici americani che tentano delle correzioni.

Le reazioni dei prezzi

L’economia britannica, come abbiamo appreso dal rilascio dell’inflation report, sta tornando a muoversi verso la giusta direzione, con il numero di occupati salito di circa 700 mila unità rispetto all’anno scorso ed il tasso di disoccupazione sceso sotto il target curato dalla BoE del 7% (ieri le rilevazioni ci hanno restituito un 6.8%) con un tasso di inflazione inferiore, ma vicino, alla soglia desiderata del 2%. Un quadro buono per la sterlina che ha reagito andando però a scendere.

Il Pil del Giappone è riuscito a superare sia le aspettative che i dati precedenti, facendo segnare una variazione positiva dell’1.5% su base trimestrale (attese a 1% e precedente a 0.1%) e lo yen è rimasto invariato, un po’ come il Nikkei che ha mostrato più pressioni ribassiste che rialziste.

Le borse americane e quelle europee stanno andando per la loro strada: il Dax sta consolidando sui massimi storici, il nostro Ftse Mib anche ieri ha continuato la discesa intrapresa due giorni fa sfiorando quota 21,000 punti, mentre gli indici americani hanno cominciato a tentare delle correzioni che come sempre accaduto negli ultimi mesi verranno apostrofate dai più come l’inizio del cosiddetto sciacquone, cosa che a nostro parere, lo sapete, non è ancora pronta.

Oro su e petrolio anche, con il dollaro australiano venduto per prese di profitto e non per posizionamenti short di breve periodo che si stanno verificando su euro e sterlina. Una Guernica stile Picasso insomma, senza nessun tipo di correlazione studiabile ed evidenziabile, il che ci porta ad una ancora più spiccata attenzione ai singoli strumenti sui quali occorre lavorare ponendo attenzione soltanto ai livelli tecnici, dato che i flussi di investimento si stanno rivolgendo a scadenze ancora più brevi rispetto a quanto visto fin’ora.

Dall’inizio di giugno ci si potrà presumibilmente chiarire un po’ di più le idee e ritrovare qualche spunto correlativo che, non escludiamo, potersi formare anche prima ma su base intraday, senza sforare l’orizzonte giornaliero.

QUADRO TECNICO

EurUsd: lateralità dell’euro tra 1.3690 e 1.3730. Tutta l’area passante tra 1.3730 e 1.3750 potrebbe rappresentare una buona zona all’interno della quale ipotizzare acquisti di dollaro americano (punti statici, media a 100 oraria e media a 21 a 4 ore) tenendo conto che un ritorno sopra area 1.3765 potrebbe portare a tentativi di accelerazione verso 1.3800/15. In caso di tenuta delle resistenze è possibile valutare ritorni verso i minimi in area 1.3690 ed eventuali estensioni in area 1.3660.

UsdJpy: tentativo di correzione rialzista per UsdJpy che sta tentando di avvicinarsi alle resistenze intraday, passanti tra 102.00 e 102.15, che potrebbero intervenire a frenare i prezzi ma che non sfrutteremo dal punto di vista operativo a meno di assistere a tentativi di discesa che riporteranno i prezzo sotto 101.85 dopo il loro test. Sopra area 102.20 è possibile ipotizzare delle salite verso i massimi, mentre in caso di ritorno sotto i livelli di attenzione visti, il mercato potrebbe tentare di estendere verso 101.70 ed in estensione 55.

EurJpy: prezzi che stanno correggendo verso i punti di resistenza statici e dinamici passanti tra 140.00 e 140.25, dove è possibile ipotizzare acquisti di yen per ritorni verso i minimi, con area 139.75 che potrebbe rappresentare comunque un punto di interferenza. Un ritorno sopra area 140,25 potrebbe aprire la strada verso 140,55 e appunto 140,90.

GbpUsd: cable che si sta mantenendo sotto le resistenze statiche e dinamiche, confermando come le pressioni ribassiste di breve periodo sulla sterlina risultino molto forti e siano indipendenti dal quadro macro attuale, il che ci fa pensare che nel medio periodo possano esserci possibilità di acquisti di pound. Il mercato è già scappato dalle resistenze e si potrebbe avvicinare ai minimi, livelli che se oltrepassati con uno stocastico orario lontano dall’ipervenduto potrebbero offrire tentativi di estensione verso 1.6715/1.6700. Attenzione a possibili ritorni verso 1.6820 ed in estensione 1.6840, giustificabili operativamente in caso di ripartenza oltre area 1.6790.

AudUsd: il mercato ha tenuto i primi supporti in area 0.9360 e si stanno tentando delle lievi ripartenze verso i massimi, raggiungibili a nostro parere in caso di superamento di area 0.9390, con la zona compresa tra 0.94 figura a 0.9430 come possibile attrazione per i prezzi senza che si possano andare a determinare rotture definitive, evenienza da valutare in caso di superamento dell’ultimo livello indicato. Sotto zona 0.9345 il mercato potrebbe tentare delle estensioni verso area 0.9320, dove passano dei buoni supporti a 4 ore.

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