Investimenti

Con “metodo Mps” si potevano tutelare risparmiatori 4 banche salvate

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Risoluzione Mps, risoluzione delle quattro banche regionali: due storie di sofferenze diverse che, secondo l’associazione Vittime del salva-banche, avrebbero potuto e forse dovuto essere più simili. Infatti, secondo quanto elaborato sulla base dei dati di bilancio dei diversi istituti, la qualità delle sofferenze bancarie presenti nelle quattro banche salvate l’anno scorso era superiore a quella dei crediti in pancia a Monte dei Paschi; nonostante questo la valutazione rispetto ai valori facciali è stata superiore per quest’ultima rispetto alle prime. Perché è un elemento importante? Perché, denuncia l’associazione, se la svalutazione dei crediti di difficile esigibilità fosse stata allineata a quella di Mps, le perdite sarebbero state nettamente inferiori per le quattro banche, e non sarebbero scattate le dolorose perdite per gli obbligazionisti subordinati, in alcuni casi tratti in malafede verso prodotti ad alto rischio.

Secondo il tecnico dell’associazione, il consulente manageriale Alvise Aguti,

“Andando ad analizzare la qualità delle sofferenze delle quattro banche scopriamo infatti che è di gran lunga superiore rispetto a quella di Mps. Il fattore determinante nel valorizzare questo tipo di crediti sono le garanzie ipotecarie; come riconosce la stessa Banca d’Italia in sede di risoluzione nel valorizzare al 25% i crediti ipotecari e l’8% quelli chirografari [cioè quelli privi di garanzie reali o personali, Ndr.]. Nel caso di Mps abbiamo crediti ipotecari per il 44% del totale delle sofferenze e il 56% di crediti chirografari, mentre per le quattro banche abbiamo un risultato inverso pari al 56,6% di crediti ipotecari e di soli 43,4% i chirografari”.

Quest’ultimo elemento è cruciale perché, utilizzando gli stessi criteri Mps, ne è convinta l’associazione, “i crediti in sofferenza di Etruria & co. sarebbero stati valorizzati al 38% e non al 17,49%”.
Alcuni giorni fa aveva notato le stesse incongruenze anche il parlamentare del gruppo fittiano Maurizio Bianconi (ex Forza Italia), mentre il materiale fornito dall’associazione Vittime del Salva-banche è stato utilizzato dai parlamentari del Movimento 5 stelle durante un Question time con il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.