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Con i social network si può anche guadagnare, il caso Lovby

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LovBy, realtà emergente nel panorama dell’advertising online italiano, in un anno di attività si è affermato come un canale di comunicazione che ha raggiunto 25 milioni di consumatori, con oltre 80mila influencer attivi sui principali social network. L’audience raggiungibile con l’attività dei brand lover di Lovby è oggi pari all’81% degli utenti Facebook Italia e al 72% degli utenti Instagram Italia, seguiti da Twitter, Youtube e Google Plus.

«Passiamo in media 3 ore al giorno sui social network, producendo contenuti che vengono valorizzati unicamente dall’impero della Silicon Valley. Noi utenti siamo diventati ignari ‘schiavi digitali’. Noi condividiamo pezzi della nostra vita, diventiamo reporter, commentatori, produciamo video e cosa guadagniamo per tutto ciò? Solo qualche like per rafforzare il nostro ego. LovBy nasce per ridistribuire questa ricchezza, per far arrivare agli utenti una parte del budget pubblicitario che le aziende stanziano ogni anno. Siamo una sorta di Robin Hood digitale che ‘sottrae’ alla Silicon Valley per distribuirlo ai chi popola i loro social network”. A parlare è Fabrizio Rametto, ceo e founder della piattaforma LovBy.

È qui che LovBy dimostra di aver colto il trend del momento, rendendo gli utenti ambasciatori dei loro brand preferiti e influencer nella quotidianità. LovBy connette le aziende con i loro Brand Lover attraverso la proposizione di missioni, social e non social, da svolgere. Le aziende possono così comunicare attraverso la voce dei loro clienti più affezionati, i consumatori possono dimostrare la validità di un prodotto/servizio perché lo hanno realmente provato. «Un marchio non è più ciò che dice di essere, ma ciò che i suoi consumatori dicono di lui», ha detto Scott Cook, ceo di Intuit. Il 53% degli utenti dei social media concordano sul fatto di essere influenzati da opinioni condivise online e si raggiunge il 60% nella fascia di età tra i 25 ed i 34 anni: i Millennials.

LovBy intercetta Millennials, Generazion X e Baby Boomer

La generazione dei Millennials, prima vera generazione digitale e globale, rappresenta il 44% dell’audience di LovBy e, nonostante si tratti di una generazione iperconnessa con infinite possibilità di acquisto online, l’aspetto di loyalty è per loro di centrale importanza. Secondo una ricerca di Elite Daily, infatti, solo l’1% dei Millennials è influenzato dalla pubblicità, che reputano non autentica, mentre al primo posto pongono la fiducia verso il brand.

La Generazione X, ovvero coloro che hanno un’età compresa tra i 37 e i 54 anni, rappresenta il 37% dell’audience di LovBy. Questi “acquisiti digitali” che hanno contribuito allo sviluppo del web, oggi hanno ormai totale dimestichezza con i mezzi di comunicazione e la filosofia digital. Lo studio Digital in 2017 rivela infatti come i social media non siano più soltanto di interesse dei più giovani, ma si siano trasformati in strumento di informazione e comunicazione alla portata di tutti.

La generazione dei Baby Boomers, il target over 54, rappresenta infatti il restante 19% dell’audience di LovBy. Con il 58% di donne e il 42% di uomini, Lovby conferma le indagini demografiche condotte dal Pew Research Center che dimostrano come il target femminile stia assumendo un ruolo sempre più dominante sui social network. «Noi consumatori preferiamo le aziende che esprimono i nostri stessi valori», commenta Rametto. Perché ciò che ci appassiona, cosa indossiamo, cosa mangiamo, da quali oggetti ci facciamo coccolare sono scelte che raccontano chi siamo e quando ci fanno stare bene le condividiamo con i nostri amici. Tutto ciò significa essere influencer o Brand Lover».