(9Colonne) – New York, 11 apr – Sono 17 mila su un totale di 327 mila i posti di lavoro che Citigroup, la più grande società del mondo di servizi finanziari, ha deciso di tagliare. L’obiettivo è ridurre i costi di 2,1 miliardi di dollari quest’anno, 3,7 nel 2008 e 4,6 nel 2009. La misura voluta dagli azionisti è meno draconiana di quella di cui si era scritto nei giorni scorsi, quando diverse fonti avevano indicato in 45 mila il numero degli esuberi. “Draconiano” era stato peraltro l’aggettivo, riferito al piano di ristrutturazione, utilizzato nel luglio scorso dal principe saudita Alwaleed bin Talal, il principale singolo azionista di un gruppo che nell’ultimo periodo aveva visto i costi crescere circa il doppio dei ricavi. I 17 mila tagli annunciati oggi sono stati presentati come un “compromesso al ribasso” tra gli analisti che negli ultimi quattro mesi hanno passato al setaccio i conti di Citigroup. Per agevolare gli esuberi il gruppo prevede oneri pre-tasse di 1,38 miliardi di dollari nel primo trimestre.
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