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Cereali, produzione Ue in calo

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Le ondate di caldo e la siccità che hanno colpito l’Europa quest’estate ridurranno in modo “significativo” i raccolti nell’Unione: la produzione cerealicola totale sarà inferiore quest’anno di circa 9 milioni di tonnellate (-3,6 per cento) alle rese già ridotte del 2005 e tra i Paesi più colpiti c’è anche l’Italia. E’ il quadro tracciato dall’Esecutivo Ue sulla base del suo sistema avanzato di previsione dei raccolti agricoli. “La canicola di luglio ha inciso in modo significativo sulle produzioni delle colture europee di quest’anno”, esordisce il documento messo a punto dall’Esecutivo Ue. In particolare, rispetto alle analisi precedenti, il sistema di monitoraggio delle colture Ue mostra un’ulteriore riduzione delle rese.
Prendendo come riferimento la campagna 2005, i raccolti più colpiti sono il frumento tenero (-4 per cento), l’orzo invernale (-2), il granturco (-5,1), la patata (-4,3) e la barbabietola da zucchero (-3). Sempre in termini di produzione, oltre all’Italia, tra i Paesi più colpiti ci sarebbero la Germania, la Polonia, il Regno Unito e la Francia.
Il rapporto indica inoltre che, rispetto alla siccità del 2003, “la zona geografica interessata dal calo delle rese è più estesa”, osservando comunque che “la perdita complessiva sotto il profilo della produzione è meno grave”.
L’intero mese di luglio “è stato caratterizzato da ondate di caldo frequenti e persistenti, nonché da siccità, scrivono gli esperti della Commissione Ue. “Al tempo stesso, la siccità e le temperature elevate si sono estese verso Nord, colpendo in particolare quelle zone del continente in cui le colture invernali si trovano ancora in uno stadio delicato – prosegue il documento -. Nell’Europa meridionale, come in quella settentrionale, le colture primaverili-estive, in piena fase vegetativa o di fioritura, hanno sofferto a causa delle condizioni sfavorevoli”. Una situazione, questa, che “ha avuto ripercussioni anche sulle riserve idriche, riducendo la possibilità di irrigazione soprattutto per il granturco, la barbabietola da zucchero e le patate”, sottolinea il rapporto. Tra i singoli Paesi più colpiti in termini di produzione, l’Italia ha registrato un calo dell’8,6 per cento per la resa del frumento tenero rispetto al 2005, del 7,5 per cento per il granturco, del 9,6 per il girasole e del 25,3 per la barbabietola da zucchero. Colpite anche la Germania (-1,8 per cento il frumento, -5,6 l’orzo, -9 la patata e -4,6 la barbabietola da zucchero), il Regno Unito (-9 il frumento, -7,9 la patata, -4,5 l’orzo e -1,3 i semi di colza), la Francia (-3 il frumento tenero, -1,4 l’orzo invernale, -4 i semi di colza e -1,8 la barbabietola da zucchero).