Economia

Cashback fiscale: detrazione per spese mediche direttamente sul conto corrente

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Le detrazioni su  spese mediche tra cui medicine, analisi, visite, cure, e assistenza potranno essere accreditate direttamente sul conto corrente nel caso di pagamenti tracciabili: prende forma il cashback fiscale grazie al via libera dato dal Ministero dell’economia e delle finanze alla proposta del M5S di modifica alla legge delega fiscale.

È stato accolto l’impianto del cashback fiscale come lo abbiamo proposto: il governo ha accolto lo spirito e la ratio della norma con l’erogazione diretta” delle detrazioni, “e c’è una proposta migliorativa di Leu su cui non poniamo alcun ostacolo».

Così la deputata del M5s Vita Martinciglio, capogruppo M5S alla camera, al termine della riunione di maggioranza con il governo sulla delega fiscale. La proposta prevede “la graduale trasformazione senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica delle detrazioni individuate all’articolo 15 del Tuir (tra cui le spese mediche) in relazione ad acquisti di specifici beni e servizi in rimborsi erogati direttamente le piattaforme telematiche diffuse”.

Cashback fiscale, come funziona

In sostanza – spiega il Corriere della Sera – ciò significherà che quando si acquista un farmaco non bisognerà attendere fino alla dichiarazione dei redditi per scaricare il 19% dell’Irpef, ma lo sgravio potrà essere recuperato subito con accredito su conto corrente.
Ancora non si conoscono i dettagli, nè quando la misura sarà applicata, ma come spiega Il Sole 24 Ore, si tratterebbe di un’opzione da comunicare al venditore/prestatore al momento in cui sostiene la spesa.
“Sostanzialmente – scrive il quotidiano di Confindustria – si tratterebbe di dire al farmacista, all’assicurazione o all’Inps “voglio il cashback e non la detrazione”, comunicando un codice che andrà riportato sia nel mezzo di pagamento che nello scontrino telematico/fattura elettronica/bollettino di pagamento; sarà il venditore/prestatore, al momento di comunicare all’anagrafe tributaria la spesa sostenuta dal contribuente, ad indicare la volontà di quest’ultimo di fruire del cashback”.

Ma non solo cashback. Un altro punto su cui la discussione appare più difficile, attiene alla possibile estensione della platea dei contribuenti ammessi alla flat tax. A questo proposito la Lega vorrebbe estendere il regime forfettario  (attualmente 15% fino a 65mila euro di ricavi) fino ai 100mila euro.

La soluzione potrebbe essere quella di prevedere un aumento fino a un tetto di 80mila euro, con aliquota da portare al 20%. Altri due punti in discussione, da una parte l’estensione dell’abolizione dell’Irap (ora limitata alle persone fisiche) alle società di persone e tra professionisti e dall’altra il rafforzamento del principio che va incentivato fiscalmente il secondo percettore di reddito della famiglia.