(Teleborsa) – “Innanzitutto – esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – i primi cittadini avranno una maggiore autonomia impositiva. Oggi i trasferimenti statali sono decisi a Roma e sono in costante calo. Con la nuova imposta spetterà ai Comuni variare in su od in giù l’ammontare delle aliquote e, quindi, il gettito fiscale. Inoltre, i Sindaci avranno un incentivo in più per combattere efficacemente il sommerso e l’abusivismo che gravita attorno al settore edilizio: così facendo aumenteranno la base imponibile e, conseguentemente, il gettito derivante dall’applicazione di questa imposta.” “Innanzitutto – esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – i primi cittadini avranno una maggiore autonomia impositiva. Oggi i trasferimenti statali sono decisi a Roma e sono in costante calo. Con la nuova imposta spetterà ai Comuni variare in su od in giù l’ammontare delle aliquote e, quindi, il gettito fiscale. Inoltre, i Sindaci avranno un incentivo in più per combattere efficacemente il sommerso e l’abusivismo che gravita attorno al settore edilizio: così facendo aumenteranno la base imponibile e, conseguentemente, il gettito derivante dall’applicazione di questa imposta.” Infatti, in termini di gettito, secondo le stime emerse dall’analisi condotta dalla CGIA di Mestre, la nuova imposta sugli immobili garantirà alle casse dei Comuni valdostani mediamente 763,7 € per ogni residente. A quelli liguri 755,6 € pro capite e a quelli emiliano-romagnoli 617,3. Chiude la classifica la Calabria con 280,8 € pro capite. Il dato medio nazionale si attesta sui 482,3 euro pro capite.