Economia

Caro energia: Governo al lavoro su nuovo decreto, fondi tra i 5 e 7 miliardi

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Mentre crisi energetica continua a pesare come un macigno sui conti di imprese e famiglie, il Governo italiano si prepara a presentare un “intervento di ampia portata ” contro il caro energia. Lo ha confermato il Presidente del Consiglio Mario Draghi in visita a Genova, spiegando che “Il problema del caro bollette in questo momento è il più serio” che l’Italia sta affrontando.

Il nuovo intervento potrebbe valere tra i 5 e i 7 miliardi, come ha spiegato la sottosegretaria al Mef Maria Cecilia Guerra, assicurando che questa volta si dovrebbero anche “rafforzare i bonus sociali”.

Arera: nel primo trimestre costi energetici a +55%

Nel primo trimestre 2022 si è registrato nei servizi di tutela, “nonostante gli interventi straordinari del Governo”, un aumento del costo per l’energia elettrica per la famiglia tipo pari a +55% per la bolletta dell’elettricità e a +41,8% per quella del gas rispetto al trimestre precedente. Lo ha detto il Presidente di Arera, Stefano Besseghini, in audizione alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori, sottolineando che questi incrementi risultano “ancora più significativi se valutati rispetto ai livelli del corrispondente trimestre dell’anno scorso”, infatti per l’energia elettrica, il prezzo di riferimento per il cliente tipo “è passato da 20,06 centesimi di euro per kWh” nel primo trimestre 2021 “a 46,03 centesimi di euro per kWh” nel primo trimestre 2022 e, per il gas naturale, “da 70,66 centesimi di euro per metro cubo a 137,32 centesimi di euro”.

Caro energia, partiti in pressing

Tutti i partiti, però, restano in pressing: Giuseppe Conte chiede soluzioni “strutturali”, la Lega esulta per l’annuncio di Draghi, mentre Enrico Letta insiste che bisogna fare presto per non azzoppare la ripresa, ed elenca tra le proposte del Pd anche quella di aumentare la produzione di gas nazionale. Per le misure di medio periodo si guarderebbe anche alla revisione degli stoccaggi mentre non si esclude, tra gli interventi immediati, di prevedere aiuti anche per il trimestre in corso per le imprese energivore.

Anche da Confindustria arriva l’allarme. “Il caro energia è la mina sulla strada della ripresa”, ribadisce il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ospite del Tg1: “quest’anno l’industria pagherà una bolletta di 37 miliardi. Abbiamo bisogno di interventi strutturali, c’è la necessità che si aumenti la disponibilità di energia per l’impresa italiana, sia attraverso l’aumento del gas italiano sia l’aumento delle energie rinnovabili”.