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Nuovo tassello nel risiko bancario italiano. Ieri, 6 febbraio 2025, Bper Banca ha lanciato un’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) nei confronti della Banca Popolare di Sondrio, valutando l’istituto valtellinese 4,3 miliardi di euro. Il completamento dell’offerta è atteso nella seconda metà dell’anno e la piena integrazione entro la fine del 2025.
Intanto secondo fonti vicine alla Popolare di Sondrio sentite dall’ ANSA, l’Ops lanciata da Bper non sarebbe un’operazione concordata. Nei prossimi giorni, se sempre secondo quanto riferisce l’agenzia stampa, verrà inoltre convocato un consiglio di amministrazione per le prime valutazioni sull’offerta di Modena.
Dettagli dell’Offerta
L’Ops prevede l’assegnazione di 1,45 azioni di nuova emissione di Bper per ogni titolo di Banca Popolare di Sondrio. La valorizzazione delle azioni della Popolare di Sondrio è stata fissata a 9,527 euro per azione, includendo un premio del 6,6% rispetto alla chiusura di Borsa. Nell’ambito dell’operazione, l’Offerente stima attualmente costi di integrazione complessivamente nell’ordine di 400 milioni di euri ante imposte una tantum, e prevede che gli stessi siano sostenuti per il 75% entro il 2025 e per il restante 25% entro il 2026.
L’offerta di Bper si distingue da una tradizionale Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) in quanto prevede lo scambio di azioni piuttosto che l’acquisto diretto. Bper offre 1,45 azioni di nuova emissione per ogni azione di Popolare di Sondrio, il che implica un premio del 6,6% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni di Banca Popolare di Sondrio registrato il 5 febbraio 2025, e un premio del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi.
L’operazione è condizionata all’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari necessarie e al raggiungimento di una partecipazione superiore al 50% del capitale sociale di Banca Popolare di Sondrio. Tuttavia, Bper si riserva il diritto di rinunciare parzialmente a quest’ultima condizione, purché acquisisca una partecipazione superiore al 35% del capitale sociale, consentendole comunque di esercitare un’influenza dominante.
L’istituto modenese punta al delisting, che si impegna a realizzare nel caso arrivasse a detenere più del 90% del capitale dalla Bps.
Implicazioni
Un elemento chiave di questa operazione è la presenza di Unipol come azionista di riferimento in entrambe le banche, con una quota del 24,621% in Bper e del 19,7% in Banca Popolare di Sondrio.
Bper ha intanto espresso l’intenzione di preservare il marchio di Banca Popolare di Sondrio nelle aree storiche, riconoscendo il valore del brand e la sua forte identità territoriale.
Gianni Franco Papa, Amministratore Delegato di BPER, ha dichiarato a questo proposito:
“Questa operazione basata su logiche industriali rappresenta un’opportunità unica di creare un gruppo bancario leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e che condividono gli stessi valori. Il nuovo gruppo beneficerà di una scala significativa in termini di clientela, presenza geografica e sinergie, che consentirà di creare ulteriore valore per gli stakeholder di entrambi gli istituti. Sarà un gruppo bancario più solido e forte con un’ offerta di prodotti e servizi più ampia a beneficio della clientela anche grazie a significativi investimenti IT e digitale e con un importante focus sul capitale umano. Il nostro piano industriale sarà ulteriormente rafforzato e accelerato da questa operazione, grazie alla combinazione delle due realtà”.
Sinergie
L’operazione proposta da Bper porterà, secondo le stime della banca modenese, a un incremento dell’utile per azione, con un utile netto atteso superiore a 2 miliardi di euro entro il 2027, includendo le sinergie derivanti dall’integrazione. Bper prevede una redditività elevata (Rote atteso prossimo al 15%) e una solida posizione patrimoniale (Cet 1 atteso superiore al 15%), con un payout ratio medio del 75%, a vantaggio degli azionisti di Banca Popolare di Sondrio.
Bper aggiunge inoltre che “la redditività del Gruppo bancario risultante dall’operazione beneficerà di sinergie di ricavo stimate a regime fino a circa Euro 100 milioni ante imposte per anno, derivanti dall’incremento della produttività per cliente e per sportello su livelli allineati a quelli dell’Offerente, anche in conseguenza della condivisione delle fabbriche prodotto e delle opportunità di cross-selling nei segmenti di business ad alto valore aggiunto (wealth management, bancassurance e specialty finance), il tutto facendo leva sull’efficace modello di distribuzione dell’Offerente”.
Le sinergie di costo sono infine stimate a regime fino a circa 190 milioni ante imposte per anno, in conseguenza di economie di scala.
I conti 2024 di Bper
L’Ops su Pop Sondrio arriva nel giorno in cui Bper ha alzato il velo sul bilancio 2024, anno in cui l’istituto bancario ha realizzato un utile netto di 1,4 miliardi, in flessione del 7,7% rispetto all’esercizio precedente. Al netto delle voci straordinarie contabilizzate sia nel 2024 che nel 2024 l’utile è in rialzo del 4,1%. I proventi operativi netti sono stati pari a 5,6 miliardi (+1,8%), con margine di interesse a 3,4 miliardi (+3,8%) e commissioni nette a 2 miliardi (+4,5%). Quanto alla solidità patrimoniale, il coefficiente Cet 1 è risultato pari al 15,8%. Nel frattempo, il cda proporrà la distribuzione di un dividendo da 0,6 euro per azione, raddoppiato rispetto allo scorso anno.