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Borsa Milano -1,9%, banche pagano effetto Grecia. Buy su Saipem

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MILANO (WSI) – Dopo essere state messe sotto pressione durante l’intera seduta le Borse europee chiudono in calo per la terza seduta di fila. I mercati azionari e in generale tutti gli asset piĂą rischiosi pagano i timori per l’escalation delle tensioni tra Ucraina e Russia e gli ultimi sviluppi legati al futuro della Grecia e dell’area euro nel suo complesso.

La Grecia infatti non vuole piĂą saperne del piano di salvataggio, ma predilige seguire la strada di un prestito ponte, una sorta di “via d’uscita” fino a giugno, che le consenta di ripagare il debito. Il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, inoltre, ha avvertito che in caso di ‘Grexit’ la prossima a fare la stessa fine potrebbe essere l’Italia. Mercoledì va in scena la riunione straordinaria dell’Eurogruppo per tentare di risolvere il problema annoso del debito greco.

Innervositosi, il listino Ftse Mib ha accelerato al ribasso nella seconda metĂ  della seduta e ha chiuso non lontano dai minimi di giornata (-1,89% a 20.366 punti). Bancari sono intensa pressione; anche Mps vira in rosso sul finale.

Banco Popolare ha ceduto il 2,87% a 12,17 euro, Popolare di Milano il 2,59% a 0,75 euro, Intesa SanPaolo il 3,26% a 2,49 euro, Mediobanca il 2,34% a 7,495 euro, Ubi Banca il 2,50% a 6,23 euro, Unicredit il 2,08% a 5,41 euro.

Finmeccanica (-2,34% a 9,98 euro) ha tirato il freno dopo i rialzi delle ultime sedute. Pesante Telecom in attesa di conoscere i risultati fiscali e il nuovo piano industriale. La rimonta del petrolio ha invece favorito i petroliferi.

Sul valutario, l’euro vira in negativo, -0,20% a $1,1290; dollaro/yen -0,36% a JPY 118,53; euro/franco svizzero -0,55% a CHF 1,0419. Euro/yen -0,65% a JPY 133,83.

Sul mercato dei titoli di stato, rally dello spread tra Btp e Bund (+9% a 133,45 punti base), a fronte di rendimenti sui BTP decennali all’1,62%.

In forte rialzo i tassi dei bond ellenici, dopo che il premier Alexis Tsipras ha ribadito la volontĂ  del suo governo di rinegoziare il debito pubblico. La fiducia nella capacitĂ  dell’Eurozona di sanare i suoi debiti è al minimo, il ministro greco delle finanze Yanis Varoufakis spiega che anche l’Italia teme la Germania e che se lo scenario Grexit si concretizzerĂ , Roma sarĂ  la prossima a uscire dall’euro. Lo stesso ex presidente della Federal Reserve Alan Greenspan ammette di non considerare concepibile la sopravvivenza stessa dell’euro, a meno di una unione politica.

I timori sul destino di Atene scatenano sell soprattutto sulle banche. L’indice di riferimento europeo Stoxx Europe 600 scende per la prima volta in sei giorni dopo aver guadagnato +1,7% circa la scorsa settimana.

Si apre a Istanbul, in Turchia, il meeting del G20: i temi caldi che saranno affrontati saranno proprio la Grecia e la Russia; in generale, lo stato di salute dell’economia e le preoccupazioni sulla crescita saranno protagonisti del vertice.

Dal fronte economico, reso noto il surplus commerciale record della Germania, che non è però secondo i critici una buona notizia per gli altri paesi membri dell’Eurozona.

Azionario asiatico misto, dopo i dati sulla bilancia commerciale della Cina poco confortanti. Le esportazioni sono scese -3,3% su base annua, mentre le importazioni sono crollate -19,9%. Shanghai è comunque in rialzo, +0,66%; piatta Sidney -0,09%, Hong Kong -0,42%, Tokyo +0,36%. Tra i titoli, bene Sharp, Toyota Motor e Honda, che hanno riportato guadagni tra 0,9% e 4,4%.

Riguardo alle materie prime, i futures sul petrolio WTI salgono, con i contratti con scadenza a marzo +1,53% a $52,48 per barile. I futures analoghi sul Brent +0,62% a $58,16 al barile. Oro +0,43% a $1.239,90. Argento +1,26% a $16,91.

(Lna-DaC)