Economia

Bonus baby setting esteso a nonni e zii purché non conviventi

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Il bonus baby sitting, ovvero il voucher di valore massimo di 1200 euro da utilizzare tra il 5 marzo e il 31 luglio, introdotto dal Decreto Rilancio potrà essere indirizzato anche a nonni o zii purché non vivano nella stessa casa del minore del quale si prendono cura.

È quanto spiega la circolare numero 73 del 17 giungo dell’Inps, che chiarisce, implicitamente, il perimetro della misura introdotta dai decreti anti-Covid per le famiglie con figli inferiori ai 12 anni.

“In caso di convivenza, pertanto, i familiari sono esclusi dal novero dei soggetti ammessi a svolgere prestazioni di lavoro come baby-sitting remunerate mediante il bonus in argomento“.

Vale dunque il contrario. Ovvero, può essere esteso ai familiari a patto che non siano conviventi.

Il bonus, ricordiamo, è rivolto a tutte le famiglie, anche affidatarie, con figli minori di 12 anni (in caso di disabilità non c’è il limite di età . In alternativa al bonus per servizi di baby sitting, il decreto Rilancio ha previsto la possibilità di optare per i centri estivi, per una parte o per tutto l’importo spettante.

La somma verrà accreditata direttamente con accredito sul conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con Iban o bonifico domiciliato presso Poste Italiane, secondo la scelta indicata all’atto della domanda.

No a parenti conviventi e genitori

Vietato, invece, nel caso di un parente convivente o se a usufruirlo è l’altro soggetto titolare della responsabilità genitoriale (cioè l’altro genitore, anche se non convivente, oppure se separato o divorziato).

Possono beneficiare del bonus i genitori affidatari (per le adozioni nazionali e internazionali e gli affidi preadottivi), ma solo se all’interno del nucleo familiare l’altro genitore (naturale o affidatario) non è beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa (ad esempio, Naspi, Cigo, Cigs), o disoccupato o non lavoratore.
Il bonus baby sitter è incompatibile anche con il bonus asilo nido e con il congedo parentale.

Come fare richiesta

Il genitore che fa richiesta del bonus baby sitting (adesso per un totale di 30 giorni), dovrà aprire una propria posizione Inps con PIN o attraverso un intermediario come utilizzatore di prestazioni di lavoro occasionale. Anche il baby sitter dovrà essere registrato sul portale web dell’Istituto

La domanda va inoltrata online, sul sito dell’Inps, tramite l’applicazione web, disponibile sul portale dell’Inps (il percorso è il seguente: “Prestazioni e servizi” > “Tutti i servizi” > “Domande per Prestazioni a sostegno del reddito” > “Bonus servizi di baby sitting”) oppure tramite il Contact center integrato (numero verde 803.164, gratuito da rete fissa, o 06 164.164, da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante), o ancora tramite i patronati.

Quando l’Inps comunicherà il buon esito della domanda di voucher, entro 15 giorni, il genitore riceverà la somma sotto forma di voucher che ‘aggancerà’ nel proprio profilo ‘Libretto Famiglia’.

La somma verrà accreditata direttamente con accredito sul conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con Iban o bonifico domiciliato presso Poste Italiane, secondo la scelta indicata all’atto della domanda.