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Bond: la Grecia trascina al ribasso tutti i periferici europei

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Siena – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato tedeschi e swap venerdì sono calati su tutte le scadenze in un contesto di aumento dell’avversione al rischio tra gli operatori, anche alla luce del calo delle borse mondiali. Il tasso a 2 anni tedesco è calato in prossimità dell’1,5%, livello prossimo al tasso di riferimento della Bce qualora a luglio lo aumenti di 25pb come da attese di mercato. Gli acquisti sui bond tedeschi hanno contribuito ad un allargamento degli spread dei titoli periferici vs Germania.

Sul tratto decennale nuovi record sono stati registrati per gli spread di Portogallo ed Irlanda. Secondo Ft, il volume delle transazioni dei bond di Grecia, Portogallo ed Irlanda a maggio è calato ai minimi dal 2001 causa l’incertezza sulla Grecia.

Venerdì la camera bassa del parlamento tedesco ha approvato una mozione non vincolante che supporta il secondo piano di aiuti alla Grecia nel caso siano rispettate 8 condizioni. Il ministro delle finanze Schaeuble ha ribadito la view che gli obbligazionisti si assumano parte degli oneri del futuro piano di aiuti per la Grecia.

Non è dello stesso avviso la Bce che ritiene che il coinvolgimento del settore privato in modo non volontario sia un “errore enorme” perché sarebbe un “credit event”, secondo quanto dichiarato da Trichet il 9 giugno.

Nel week end la cancelliera Merkel ha dichiarato che “bisogna salvare la Grecia, o una crisi molto peggiore di quella scatenata dal fallimento di Lehman Brothers si abbatterà sull’economia mondiale e travolgerà anche quella tedesca”.

Secondo gli organi di stampa, sembra che le banche tedesche e francesi siano disposte ad una “ristrutturazione morbida” del debito greco, cioè una partecipazione volontaria. Ft scrive che le banche francesi sono d’accordo in linea di principio a sottoscrivere nuove emissioni di debito greco per sostituire i bond in scadenza a condizione che tutti i creditori facciano lo stesso. Successivamente il presidente dell’associazione delle banche tedesche ha dichiarato che “non è irragionevole quanto proposto dal ministro Schaeuble e gli istituti membri della nostra associazione parteciperanno”.

Domani è previsto un incontro straordinario dell’Eurogruppo per cercare di raggiungere un accordo in vista dell’Ecofin del 20 giugno e della riunione dei leader del 24 giugno dove dovranno essere decisi i dettagli definitivi sul fondo Efsf, Esm e sulla Grecia.

Nel bollettino trimestrale della BoE, la banca centrale inglese ha dichiarato che le aspettative di lungo termine sull’inflazione sono “ragionevolmente stabili”, mentre il fallimento nel contenere l’inflazione nel breve ha ridotto la fiducia dei consumatori nell’istituzione. Negli Usa venerdì i tassi di mercato sono calati, anche se in misura più contenuta rispetto l’area Euro. Il Libor a 3 mesi è calato al minimo storico dello 0,2485%.

Prosegue il calo delle borse che negli Usa sono scese per la sesta settimana consecutiva. E’ la serie consecutiva maggiore dall’ottobre 2002, quando successivamente iniziò il bull market quinquennale. Ma un calo simile si verificò anche nel settembre/ottobre del 2000 all’inizio del mercato orso.

Sul fronte macro segnaliamo il rialzo oltre le attese dei prezzi importati (12,5% a/a a maggio).

Oggi non sono attesi dati di rilievo né negli Usa né in area Euro.

Valute: venerdì si è assistito ad un marcato apprezzamento del dollaro vs euro. Il movimento è proseguito questa notte fino al raggiungimento dell’area di supporto collocata presso 1,43, dopodiché si è assistito ad un lieve rimbalzo. Per oggi la resistenza si colloca a 1,4450.

In assenza di dati di rilievo, l’andamento odierno sarà collegato a movimenti tecnici ed alle notizie legate al debito sovrano greco. Secondo la Cftc la scorsa settimana gli speculatori hanno aumentato le scommesse nette rialziste sul cross del 135% portandole ai massimi da 4 settimane.

In tale contesto di tensioni, lo yen continua a collocarsi intorno area 80 vs dollaro, mentre verso euro il cross per oggi trova un livello di supporto in prossimità di 115.

Deprezzamento dello yuan cinese vs dollaro dopo il calo dell’ammontare di nuovi prestiti bancari a maggio in Cina. Il dato potrebbe segnalare un rallentamento della crescita economica della seconda economia mondiale.

Materie Prime: fine settimana negativo per la maggior parte delle commodity. Positivi gli agricoli guidati dallo zucchero (+3,2%). In calo gli altri comparti.

Il greggio Wti ha perso il 2,6% dopo che il giornale Al-Hayat ha riportato che l’Arabia Saudita intende incrementare la produzione a 10 Mln b/g da luglio.

In ribasso i metalli industriali come rame (-1,3%) e alluminio (-1,6%). Il ribasso del rame è dovuto alle diminuite importazioni da parte della Cina e all’aumento delle scorte al Lme.

Tra i preziosi In ribasso l’argento (-2,9%) e l’oro (-0,9%).

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