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BOND: IN CALO I PREZZI DELLE OBBLIGAZIONI USA

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Con il recupero delle borse si riducono i prezzi delle obbligazioni di stato americane, interessate nelle settimane passate dalla classica fuga dal rischio rappresentata dai titoli azionari.

Tuttavia almeno questa volta il movimento sembra presentare qualche anomalia. L’assenza di prospettive su prossime mosse al rialzo sul versante dei tassi da parte della Fed ha fatto si’ che ad essere penalizzate fossero meno le obbligazioni a breve termine rispetto a quelle a piu’ lunga scadenza.

Lo spread sui rendimenti tra la scadenza a due anni e quella trentennale si e’ ridotto di un solo basis point da 307 a 306.

Le attese di emissioni governative concentrate maggiormente sui dieci anni hanno irripidito il tratto della curva dei rendimenti a breve che gode ancora dei favori dei trader.

A meta’ mattinata di martedi’ 29 luglio a New York il benchmark sulla scadenza a due anni (cedola 2,25%) perdeva 0,156 centesimi a 99,906 con un rendimento a 2,30%. Il treasury a 5 anni (cedola 4,375%) era in ribasso di 0,406 a 103,875 e rendimento 3,49%. La scadenza a 10 anni (cedola 4,875%) era in discesa di 0,625 a 103,1875 e rendimento 4,47%. Infine la scadenza a 30 anni (cedola 5,375%) era in discesa di 0,8125 a 100,25 e rendimento 5,36%.

Discorso inverso per le obbligazioni corporate dove nonostante la debacle dei titoli Qwest che ha annunciato la revisioni dei conti relativi al 2000 e 2001 per “anomalie contabili”, si e’ assistito ad un buon recupero. Lo spread tra i corporate e i corrispondenti treasury si e’ ridotto praticamente su tutte le scadenze. Da segnalare tuttavia che i primi escono da due settimane in cui la performance e’ stata addirittura peggiore di quella successiva all’11 settembre 2001.