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Bond Fondo “salva-stati” e asta spagnola: nuovi test per l’Eurozona

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(WSI)- Tassi di interesse: in area Euro ieri i tassi di mercato governativi e swap sono scesi su tutta la curva. Tra i periferici è salito lo spread Irlanda-Germania dopo l’annuncio delle dimissioni del primo ministro che ha portato il paese in una situazione di incertezza politica soprattutto dopo che i due principali partiti dell’opposizione hanno chiesto di anticipare le elezioni a febbraio. Ricordiamo che è attesa ancora l’approvazione finale della finanziaria senza la quale il paese non potrà avere accesso ai finanziamenti Ue-Fmi.

Il Fmi ha confermato per il 2011 una crescita del Pil dell’area Euro all’1,5%, mentre il prossimo anno è stato alzata all’1,7%. L’Organizzazione inoltre per quest’anno vede pressioni inflazionistiche dovute a rialzi delle materie prime. Oggi è atteso il pricing dell’emissione del fondo Efsf con scadenza luglio 2016 e con un importo massimo di 5 Mld€. Sul fronte dell’offerta oggi ci sarà anche l’emissione di bills spagnoli per 2-3 Mld€.

In Spagna il ministro delle finanze Salgado ha dichiarato che il sistema bancario avrà bisogno al massimo di 20 Mld€ di capitale extra, che possono arrivare direttamente dal Frob (il fondo creato per gli istituti in crisi). La Salgado ha aggiunto che a fine settembre la Banca di Spagna farà una verifica della solidità del sistema e per le banche o casse che non rispondono ai requisiti (l’adozione di Basilea 3 già da quest’anno senza aspettare il termine del 2013, con le banche e casse di risparmio che dovranno adeguare il capitale minimo di base all’8% degli attivi ponderati) si imporrà il ricorso al Frob o ad investitori privati.

In mattinata è stato pubblicato il dato sulla fiducia dei consumatori tedeschi che si è portato ai massimi da ottobre 2007. Negli Usa i tassi di mercato sono saliti sul breve, restando piuttosto stabili sulla parte lunga. Prosegue la corsa delle borse Usa con il Dow Jones che si è portato sui massimi dal giugno 2008 grazie a notizie circa futuri buyback azionari (ad esempio Intel), M&A e prospettive positive sui dividendi attesi che hanno contribuito ad aumentare l’ottimismo degli investitori.

Secondo i calcoli di Bloomberg, circa i tre quarti delle società dell’indice S&P500 che finora hanno annunciato i dati trimestrali, sono risultati migliori delle attese. Il Fmi ha aumentato le stime di crescita globali per il 2011 grazie ad una crescita maggiore negli Usa. Il Pil globale è atteso crescere del 4,4% anziché dal 4,2% di ottobre. Nel 2012 è stato confermato il 4,5% stimato ad ottobre.

Negli Usa la crescita nel 2011 è stata portata al 3% dal 2,3% precedente. Secondo il capo economista Blanchard, l’economia mondiale sta recuperando ma a “doppia velocità”: nelle economie sviluppate il recupero è stato migliore delle attese ma resta sotto il potenziale, mentre nelle economie emergenti la crescita resta vigorosa con pressioni inflattive che stanno emergendo ed alcuni segnali di surriscaldamento dovuti in parte ai forti flussi di capitali in entrata. Sul fronte macro attesi oggi dati relativi ai prezzi delle abitazioni di novembre e la fiducia dei consumatori di gennaio.

Valute: prosegue il deprezzamento del dollaro vs euro con il cross salito ai massimi da 2 mesi in attesa della riunione della Fed che terminerà col comunicato di domani sera. Per oggi le resistenze da monitorare si collocano a 1,37 e 1,38. Euro in apprezzamento anche verso yen con la resistenza principale collocata a 113,70 e livello intermedio a 113. Poco mosso il dollaro/yen con il supporto principale collocato a 81,85 e la resistenza a 83,10. La BoJ ha aumentato le stime sull’inflazione per l’anno fiscale 2011 che inizia ad aprile.

Materie Prime: chiusura di giornata negativa per le principali commodity ad eccezione di alcune agricole. Il cacao (+4%) ha registrato la miglior performance del giorno in seguito alla decisione della Costa D’avorio di vietare le esportazioni per un mese. Tra gli energetici in calo il greggio Wti (-1,4%) sulla possibilità di un aumento della produzione da parte dell’Opec dopo le parole del ministro saudita Al-Naimi. In forte calo il gas naturale (-3,3%). Negativi i metalli industriali ad eccezione del rame (+0,9%). Proseguono questa mattina le vendite sui preziosi.

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