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Bombardati ospedali e uccisi altri bambini a Gaza: è guerra aperta

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TEL AVIV (WSI) – Ospedali e bambini non vengono risparmiati dalla rappresaglia via terra dell’esercito israeliano che risponde ai missili lanciati dal braccio militare del gruppo palestinese Hamas. Ancora una volta i civili pagano il prezzo più alto in un’altra notte di bombardamenti a Gaza.

Sette palestinesi sono stati uccisi questa mattina all’alba nel corso di un raid aereo israeliano sulla Striscia di Gaza. Lo ha indicato il portavoce del pronto soccorso palestinese, Ashraf al-Qudra.

Le ultime vittime fanno salire a 583 il bilancio complessivo dei morti palestinesi dall’inizio dell’offensiva israeliana, giunta al 16esimo giorno, tra cui 154 bambini, 58 donne e 28 anziani. Oltre 3.640 i feriti.

Queste sette persone sono state uccise in una serie di bombardamenti sul Sud e il centro della Striscia: cinque vittime, di cui quattro donne, facevano parte della stessa Famiglia, residente a Deir el-Balah. Una sesta persona è stata uccisa in un raid su Khan Y (sud) mentre una settima persona è morta nel corso di un bombardamento del campo di Nousseirate, nel centro della Striscia.

Due soldati israeliani sono stati uccisi nel corso di combattimenti nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l’esercito israeliano. Il numero complessivo dei soldati israeliani rimasti uccisi nel corso dell’offensiva contro contro Hamas sale a 27.

Israele aveva spacciato al mondo la sua offensiva di terra come il mezzo per eliminare i tunnel usati dai palestinesi per inflitrare il loro territorio dalla Striscia di Gaza. Ma adesso che si combatte una vera guerra, con vittime in continua e quotidiana crescita, i leader politici occidentali (ma anche in Oriente) domandano un immediato stop ai combattimenti. Tel Aviv non sembra in grado di distruggere militarmente Hamas, il movimento islamico che ha il potere a Gaza, ma sta isolandosi dal mondo intero. Lo stesso segretario di Stato Usa John Kerry e’ in forte imbarazzo per il massacro dei civili palestinesi.

Se Israele si ferma adesso, la prospettiva di un nemico ancora piu’ potente e incattivito, perche’ non sconfitto, si fa concreta, ma se continua il massacro dei civili avra’ la condanna internazionale e sara’ responsabile dell’ennesimo imbarbarimento della tensione in Medio Oriente in questo conflitto senza fine