Economia

Bolla sui mercati finanziari? Per Goldman Sachs il rischio è basso

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Nelle ultime settimane sono emerse crescenti preoccupazioni per la formazione di una bolla nel mercato azionario e nei mercati finanziari in generale dopo il lungo rally iniziato lo scorso mese di aprile.
In particolare il massimo regolatore bancario cinese ha detto di essere “molto preoccupato” per “l’emergere di bolle nei mercati finanziari globali e nel settore immobiliare della nazione”.

“Le bolle nei mercati statunitensi ed mercati europei potrebbero scoppiare perché i loro rally stanno andando nella direzione opposta delle loro economie sottostanti e dovranno affrontare prima o poi delle correzioni” sono le parole di Guo Shuging, presidente della commissione di regolamentazione bancaria e assicurativa e  segretario della Banca centrale della Cina.
Il tutto mentre le ricerche su internet per la parola bolla finanziaria sono in aumento, ma non ai livelli che si sono visti nel periodo precedente la crisi finanziaria.

Bolla? Goldman Sachs assicura gli investitori

Ma c’è’ davvero il rischio di una bolla finanziaria? Secondo Goldman Sachs no. In un nuovo report intitolato “Bubble Puzzle” la banca d’affari americana ha analizzato alcuni esempi storici di bolle finanziarie, da quella dei tulipani del XVII secolo alla crisi dei mutui subprime del 2007.

Sono ben nove, dice GS, gli indicatori chiave riscontrati in questi avvenimenti: eccessivo apprezzamento e valutazioni estreme; nuovi approcci di valutazione giustificati; maggiore concentrazione di mercato; speculazione e flussi degli  investitori frenetici; credito facile, tassi bassi e leva in aumento; attività aziendale in forte espansione; narrative di una nuova era e innovazioni  tecnologiche; boom economico di fine ciclo; emergere di scandali contabili e irregolarità.

 “Solo alcune di queste caratteristiche comuni sono attualmente presenti”, osservano gli strategist della banca d’affari americana che, pur riconoscendo “segnali di compiacenza e di accresciuto ottimismo nel mercato”, sostengono che “siamo lontani da una bolla o da un mercato ribassista” alla luce dei fondamentali che guidano il mercato e della fase iniziale del ciclo economico in cui ci troviamo.
I rischi di una bolla imminente con rischi sistemici per il sistema finanziario e le economie sono relativamente bassi”.