Economia

Bce, parla Draghi e cerca di salvare l’euro. Borsa euforica

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New York – Acquisti di titoli di stato illimitati, per salvare i paesi più vulnerabili dell’Eurozona, Italia e Spagna in testa. Mario Draghi, presidente della Bce, questa volta non delude e fa l’annuncio che i mercati avevano tanto aspettato. Tutto ok, dunque? Per oggi sì, si può dire.

Basta guardare alla reazione dei mercati azionari e soprattutto dei titoli di stato italiani e spagnoli. I cds che misurano i rischi di fallimento di Spagna e Italia scendono ai minimi rispettivamente da aprile e marzo. Insomma, tutto sembra andare così come doveva andare. Ma non tutti sono convinti.

Ecco che cosa pensano i gestori di Wall Street, e non solo

ION-MARC VALAHU, GESTORE FONDI, CLAIRINVEST, GINEVRA

“La delusione è legata al fatto che si tratterà di acquisti condizionati, il che significa che niente sarà attivato fino a quando paesi come la Spagna e l’Italia non faranno espressamente una richiesta di bailout, ovvero di salvataggio. I mercati europei sono comunque ancora in rialzo perchè il rischio è stato alleviato. Non c’è più quella situazione che ha caratterizzato le borse nell’agosto dello scorso anno”.

ANDREW COX, STRATEGIST G10 PRESSO CITIFX, DIVISIONE DI CITIGROUP, NEW YORK

“Tutto ciò che Draghi ha detto è stato in linea con le attese degli ultimi giorni, dopo i vari rumor che sono circolati. Guardando al di là della reazione iniziale, riteniamo che la direzione che l’euro prenderà nei prossimi giorni e settimane dipenderà dalla domanda degli asset europei”. A tal proposito, “i dettagli del piano Outright Monetary Transaction rafforzano la credibilità della rete di protezione che si sta formando in Europa e dovrebbe sostenere la domanda degli asset Ue”.

PETER WESTWAY, RESPONSABILE ECONOMISTA DI VANGUARD PER L’EUROPA

“In generale, ritengo che si tratti di un fattore positivo, in quanto è stato in linea con le attese, ed è il minimo che poteva dire per indurre i mercati a pensare che è davvero serio nel suo intento di far scendere i tassi. la chiave è nella condizionalità…..è semplicemente una buona notizia, che era stata tra l’altro già prezzata dai mercati, e che ora è stata confermata. Rimane l’interrogativo di lungo termine, se tale aiuti saranno sufficienti per soddisfare i bisogni di finanziamento dell’Italia nel lungo periodo”.

ERIC VILORIA, STRATEGIST SENIOR MERCATO VALUTARIO PRESSO FOREX.CON, NEW YORK

“Il sentiment in generale è che molto di quanto è stato detto è stato già prezzato, visto che negli ultimi giorni sono trapelate molte indiscrezioni. Abbiamo comunque la revisione al ribasso delle stime sul Pil dell’Eurozona da parte della Bce, relative a quest’anno, e tale elemento suggerisce che ci sarà una ulteriore contrazione nell’Eurozona e che il fondo non è stato toccato. Questo è un fattore che sta pesando sull’euro”.

FRANCOIS SAVARY, RESPONSABILE INVESTIMENTI DI REYL, GINEVRA

“Niente di nuovo è stato aggiunto a quanto avevamo appreso ieri. Molto a questo punto dipenderà dalla paese che deciderà di chiedere aiuti attraverso l’ESM, ma la Spagna, per esempio, non sembra essere pronta. Molto rimane nelle mani dei politici. I tedeschi potrebbero per esempio imporre condizioni molto dure se Rajoy chiedesse aiuto, e a quel punto il premier potrebbe non accettare. Inoltre, il voto dissenziente dimostra come le divisioni rimangano e come la Germania non sia convinta”.

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Gli acquisti dei bond saranno infatti sterilizzati, il che significa, al di là delle varie spiegazioni tecniche, che il piano della Bce non è altro che la continuazione del programma noto con il nome di Securities Market Program (SMP) – che Mario Draghi ha detto che si è ormai chiuso – ovvero non è altro il programma di acquisto di bond sul mercato secondario che è fermo da più di 25 settimane….. e che è stato disattivato proprio perchè non funzionava.

Inoltre, anche nel caso in cui la Bce dovesse monetizzare centinaia di miliardi in bond spagnoli e italiani, il bilancio della Bce lieviterà di un altro trilione di euro. E, una volta monetizzati altri €1 trilione circa di bond, la Bce deterrà qualcosa intorno il 50% del Pil Eurozona.

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Milano – Finalmente, arriva l’annuncio su cui i mercati scommettevano da settimane: il banchiere fiorentino svela un nuovo piano di interventi calmieranti sui titoli di Stato dell’area euro, per tutelare l’integrità della regione.

Le transazioni verranno chiamate “Outright monetary transactions” (OMT) e riguarderanno la parte più corta dei tassi della curva, dunque titoli con scadenza tra uno e 3 anni. Sotto una stretta condizionalità, ha riferito Draghi, la Bce potrà procedere ad acquisti di tali bond “senza prefissarsi un limite ex ante”. Gli acquisti di bond verranno, così come è trapelato nelle ultime ore dai rumor, sterilizzati.

Le transazioni illimitate, ha continuato il numero uno della Bce, affronteranno le distorsioni che si sono create nei mercati dei titoli stati e, in questo modo, la stessa Bce disporrà di una protezione pienamente efficiente. La “Bce agirà nei limiti del suo mandato e in modo indipendente”.

La decisione non è stata presa però in modo unanime. C’è stato infatti “un dissenziente”. E con il suo humor britannico, il banchiere fiorentino aggiunge: “Non diciamo chi, sta a voi indovinare”. Ovviamente, si tratta di Jens Weidmann, numero uno della Bundesbank.

Detto questo, con l’annuncio della creazione del nuovo programma Omt Draghi comunica la conclusione del primo programma, il Smp (Securites Market Program), piano ormai fermo da 25 settimane circa, attraverso il quale l’istituto di Francoforte era intervenuto sui mercati secondari per acquistare bond dei paesi in difficoltà.

“Il voto – ha detto – dimostra che non è solo la lira ma la quasi unanimita’ del governing council che ha approvato queste misure”. In ogni caso l’intervento della Bce è “strettamente condizionato” al rispetto da parte dei governi degli obiettivi. Il numero uno dell’Eurotower ha poi spiegato il perche’ della decisione di intervenire sul mercato secondario: “Dobbiamo assicurare la trasmissione delle decisioni di politica monetaria in tutta l’area dell’euro”. Infine l’ennesima sottolineatiura: sono “infondati” i timori di alcuni investitori sul futuro della moneta unica, perchè “l’euro è irreversibile”.

Parlando dello scenario economico, “la crescita rimarrà debole nell’Euro-17” e la ripresa “sarà molto graduale”. D’altronde, “il rinnovato intensificarsi delle tensioni dei mercati ha il potenziale per minare la crescita”.Il “tasso di inflazione sarà sopra il 2% nel corso del 2012, per scendere al di sotto di tale soglia nel 2013”. Le aspettative sull’inflazione sono fermamente ancorate.

La Bce ha rivisto in peggio le stime di crescita dell’eurozona nel 2012 e 2013. Quest’anno, ha detto il presidente della Bce Mario Draghi, il Pil dell’Eurozona soffrirà una contrazione tra -0,6% e -0,2%, peggio rispetto alle stime di giugno, che parlavano di un trend compreso nella forchetta tra -0,5% e +0,3%. L’anno prossimo il Pil farà tra -0,4% e +1,4%, contro la precedente stima fra 0% e +2%.