Il problema delle banche italiane appare ben lontano dall’essere risolto. Cosi la pensa Strategist adi Mint Partners che in un post ripreso ZeroHedge afferma che :”16 banche Tier 2 su 19 non soddisfano gli standard europei”. Per la precisione – in base alle stime dell’esperto – “all’appello mancherebbero 32 miliardi di euro di capitale fresco per per coprire i buchi esistenti”.
Per l’autore si tratta di una cifra non eccessiva in generale, ma di tutto rilievo se si pensa che interessa banche minori. E che per la copertura non è escluso venga richiesto uno sforzo da parte dei contribuenti
“Dalla crisi di Lehman tutto è cambiato. Da allora abbiamo visto salvataggi, ristrutturazioni, ricapitalizzazioni in tutta Europa. Il punto è che non è mai la mancanza di capitali che manda in fallimento una banca. E’ l’accesso alla liquidità il punto su cui bisogna focalizzare l’attenzione. E questa dipende dalla fiducia. Se i cittadini hanno fiducia nella banca depositeranno i propri soldi. In caso contrario, si rischia il fallimento”.
E poi continua:
I regolatori hanno assunto che, solo assicurando capitale nelle banche in grado di coprire qualsiasi evento, si risolvono i problemi. In realtà il caso delle banche venete e Mps ha dimostrato che gli italiani non hanno altra scelta che continuare a finanziare tramite bail out le banche perché manca il supporto privato.
In questo contesto, l’autore lancia allarme sullo stato di alcune piccole banche europee del Sud Europa:
Queste ultime mostrano in alcuni casi numeri pericolosi. E nonostante questo continuano a prestare soldi. Dopo aver guardato la gestione del capitale e, in particolare sulle sofferenze, indovinate un po’ ? La maggior parte dei problemi delle banche più piccole in Europa sono concentrate nel Sud Europa – Italia in particolare. Sorpresi? Non credo.