
Banche e finanza, si riduce lo scetticismo degli italiani verso di loro
E’ bene chiarirlo subito: del settore finanziario gli italiani continuano a fidarsi nettamente meno rispetto alla media globale, nonostante il forte recupero avvenuto negli ultimi dieci anni. A dichiarare la propria fiducia nei servizi finanziari, infatti, è il 42% degli italiani, contro una media internazionale al 52%.
Fra il 2012 e il 2021 la fiducia nel comparto finanziario è, tuttavia, cresciuta di 10 punti in Italia e di 8 punti nel mondo. E se si restringe lo sguardo al confronto con lo scorso anno la Penisola è andata controcorrente: la fiducia nel settore è cresciuta di un punto, mentre nel mondo è diminuita di quattro punti.
Sono alcune delle evidenze emerse dall’Edelman Trust Barometer, la più importante indagine globale sul tema della fiducia realizzata dall’agenzia di comunicazione Edelman in 28 paesi su di un campione di 33.000 persone raggiunte fra l’ottobre e il novembre scorso.
Banche e consulenti recuperano fiducia in Italia
In Italia risulta molto positivo anche il risultato registrato dalle banche con 4 punti di fiducia guadagnati rispetto allo scorso anno e ben 19 dal 2013. Nello stesso periodo è cresciuta di ben 17 punti anche la fiducia nei consulenti finanziari e di 15 punti quella nelle carte di credito.
“L’ultima edizione dell’Edelman Trust Barometer evidenzia gli importanti progressi conseguiti dal settore dei servizi finanziari in termini di costruzione di un solido rapporto di fiducia con i propri pubblici di riferimento dopo la grande crisi del 2008”, ha affermato Claudia Galeotti, Senior Vice President, Head of Corporate Affairs, “una crescente fiducia nei servizi finanziari è un dato importante non solo per il settore stesso ma, più in generale, per il sistema Paese, per il quale i servizi finanziari sono un fondamentale strumento di sviluppo”.
Criptovalute, gli italiani i meno scettici in Europa
L’edizione 2021 dell’Edelman Trust Barometer, inoltre, ha analizzato per la prima volta la fiducia nei confronti delle criptovalute e dei pagamenti digitali che in Italia riscuotono rispettivamente il 29% (dato più elevato fra i Paesi europei analizzati) e il 52%.
La fiducia nei vari settori, nel mondo
Tornando a livello globale, è il settore finanziario quello che suscita i maggiori sospetti, nonostante gli 8 punti di fiducia conquistati nel corso dell’ultimo decennio – nessun altro ambito ha recuperato tanto terreno. Solo i social media, per la prima volta inclusi nel sondaggio, risultano meno probi del comparto finanziario, con un tasso di fiducia del 46%.
Sul versante opposto, invece, il settore tecnologico: primo per fiducia, con il 68%, ma anche il più indebolito rispetto a dieci anni fa, con 9 punti perduti, di cui ben 7 solo fra 2020 e 2021.