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Banche europee alla prova dei conti, investitori nervosi

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Dopo i big della finanza americani, la prossima settimana toccherà alle banche europee alzare il velo sui conti del primo trimestre. Le attese, stando alle prime indicazioni, non sono delle più rosee.

Diversi analisti hanno sollevato preoccupazioni per l’andamento degli utili in questi primi tre mesi dell’anno a causa di rischi esterni come la bassa crescita economica, l’incertezza sugli accordi commerciali tra Cina e USA, la Brexit e un maggiore allentamento delle politiche monetaria della BCE..

In un quadro caratterizzato da grandi incertezze, alcuni investitori temono che risultati deboli possano incrementare la volatilità nei mercati azionari.

Ad aprire le danze, ci penserà Credit Suisse che comunicherà i dati il 24 aprile. Le attese di Refinitiv sono per utili per 793,7 milioni di franchi in rialzo rispetto ai 694 milioni del primo trimestre 2018. Il giorno dopo sarà la volta di UBS e Barclays. Seguiranno Deutsche Bank (26 aprile), Bnp Paribas (2 maggio).

Intervistato dalla CNBC, Daniel Morris, senior investment strategist presso BNP Paribas ha detto ieri che i risultati delle società europee nel quarto trimestre del 2018 si sono collocati nella fascia più bassa.

“E ‘stato uno dei più bassi che avessi da molto tempo. E se le aspettative, già molto basse per questo trimestre verranno delude, penso che i mercati reagiranno male “, ha detto Morris a” Squawk Box Europe “della CNBC.

Le banche europee arrivano da anni di profitti deboli, multe salate, politica monetaria ultra-espansiva e incertezza che circonda l’uscita dell’UK dall’Unione Europea. In compenso,  le banche statunitensi, in particolare colossi del calibro do J.P. Morgan e Citi, hanno una divisione retail molto forte che ha consentito di resistere bene alle difficoltà economiche.