Al via il nuovo piano industriale 2017-2021 di Banca Intermobiliare. Il cda ha approvato il nuovo piano, ‘predisposto secondo una logica stand alone, cioè con un nuovo azionista che in tempi molto stretti – come comunicato a proposito anche dagli organi di Vigilanza – rileverà nell’ambito del processo di liquidazione la quota di maggioranza precedentemente detenuta da Veneto Banca’.
Il piano – secondo quanto spiega una nota – è ‘coerente con le linee guida annunciate lo scorso febbraio’ e punta a raggiunge i 15 miliardi di asset under management al 2021 (dai 9,2 di fine marzo), con una rete di 296 private banker (da 163).
La nuova Bim non si rivolgerà più alla clientela corporate e sarà basata su un modello “capital light” anche con la cessione di tutti gli asset non strategici, tra cui l’intero patrimonio immobiliare e la partecipazione in Bim Suisse (in definizione entro fine mese). Bim punta a crescere come private bank di fascia alta (clienti con patrimonio superiore al milione) e prevede ‘interventi sulle spese del personale’ e sui costi per portare il cost/income al 52% dall’attuale 96%.
Gli Rwa sono visti in calo a 945 milioni da 1,4 miliardi, per un Cet1 in crescita al 18,6% dall’11,9%. Il margine operativo e’ stimato a 41 punti base.
Il piano – sottolinea una nota- vede una ‘Bim autonoma, indipendente e pronta a un percorso di rilancio e crescita, accompagnato da un processo di ristrutturazione gia’ ampiamente avviato, ad esempio con il rinnovamento completo del top management e la nomina di 11 nuovi manager sul totale dei 14 componenti della prima linea’.