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Azimut, nel 2025 punta a 10 miliardi di raccolta e prepara il lancio della fintech bank

Azimut guarda al 2025 con slancio. Dopo la raccolta record del 2024, pari a 18 miliardi di euro grazie al forte contributo delle attività internazionali, il Gruppo milanese stima per il nuovo anno una raccolta netta di 10 miliardi di euro e un utile netto di almeno 400 milioni di euro ma fino che potrebbe salire fino a 1,250 miliardi, tenendo conto degli sviluppi legati alla nuova wealth fintech bank TNB del gruppo. La nuova realtà digitale sarà dotata anche di una rete di consulenti finanziari in arrivo dallo spin off della metà della rete Azimut in Italia ed è entrata in una fase di esclusiva con FSI per una sua valorizzazione prima del debutto operativo.

Azimut, i numeri del 2024

Sulla base dei primi dati di sintesi, il gruppo Azimut prevede di chiudere il 2024 con un utile netto verso i 600 milioni di euro. Questo risultato ai massimi livelli degli ultimi 5 anni, periodo durante il quale il Gruppo ha prodotto utili complessivi per circa 2,4 miliardi di euro, conferma il modello di business rafforzatosi nel tempo e che oggi abbraccia asset management, wealth management, investment banking e fintech.

“Questo risultato è frutto di una gestione attenta e disciplinata che ci ha consentito, tra l’altro, di ripagare interamente il prestito obbligazionario da 500 milioni di euro entro la scadenza, di azzerare il debito, e di intraprendere investimenti in operazioni di m&a strategiche” ha dichiarato Alessandro Zambotti, ceo e cfo del Gruppo.

La raccolta netta totale del 2024 ammonta a 18,3 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto alle migliori reti quotate italiane, superando l’obiettivo annuale di 14 miliardi di euro e collocando il Gruppo in cima alla classifica degli operatori italiani per flussi nell’anno. La raccolta netta gestita è pari a quasi 7 miliardi di euro, di cui 1,1 miliardi realizzati in prodotti di private markets consolidando la leadership nel segmento grazie ad asset under management pari a 6,4 miliardi e ad un’offerta di oltre 70 prodotti.

Le capacità di gestione del Gruppo hanno permesso di offrire ai clienti nel 2024 una performance media ponderata netta di circa l’8,9%, superiore all’indice di riferimento del settore (indice Fideuram).

Il totale delle masse si attesta a 108 miliardi di euro al 31 dicembre 2024 (+26% rispetto fine 2023), di cui il 48,4% fa riferimento al business estero rinsaldando la natura multinazionale del Gruppo.

Prosegue l’espansione internazionale

La diversificazione geografica del Gruppo Azimut, unico operatore italiano del risparmio gestito presente in 18 paesi, si arricchirà con l’ingresso in due nuovi paesi in Africa e in Asia. Grazie all’operazione prevista nelle prossime settimane, Azimut rafforzerà la presenza nel continente africano dopo l’ingresso nel 2019 in Egitto, Paese nel quale conta oggi più di 300 mila clienti. Azimut è oggi il primo asset manager globale nell’area Mena e Turchia con team di investimento basati a Dubai, Abu Dhabi, Istanbul e Cairo, con masse pari a 5,8 miliardi di euro.

“A differenza della quasi totalità dei nostri concorrenti che parlano di andare all’estero, Azimut è più di 15 anni che opera in 18 Paesi che diventeranno 20 nel 2025. Le scelte fatte oltre un decennio fa di puntare anche sui mercati privati (private equity, private debt, venture capital, infrastructure) ci permettono di aiutare il nostro Paese a crescere tramite investimenti azionari o di debito nelle piccole e medie imprese. I 108 miliardi di masse che gestiamo, di cui circa la metà raccolte all’estero, anche da grandi fondi sovrani, fanno di Azimut l’unica multinazionale italiana nell’asset management” ha concluso Pietro Giuliani, presidente del Gruppo.