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Autogrill sposa Dufry, nasce colosso nella ristorazione per chi viaggia

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Accordo fatto tra Edizione, azionista di maggioranza di Autogrill con il 50,3% del capitale, e la svizzera Dufry AG per la creazione di un gruppo della ristorazione per chi viaggia. Dall’unione nascerà un nuovo gruppo con ricavi combinati di oltre 12 miliardi di euro e un ebitda di circa 1,3 miliardi (dato 2019, pre-pandemia).

Il nuovo gruppo opererà in un mercato potenziale del valore di circa 105 miliardi, più di quattro volte il mercato del solo food & beverage (pari a circa 25 miliardi). Gli analisti di Equita sottolineano che “le sinergie di costo individuate sono pari a 85 milioni di franchi svizzeri (circa in linea con le attese) in due anni, con un impatto a livello di flussi di cassa di 55 milioni (circa il 15% dello stimato adjusted Fcf 2024 di Autogrill). Possibili anche sinergie di ricavo, ma non quantificate. I costi di transazione saranno pari a 100 milioni di franchi e i costi di integrazione a 100 milioni di franchi.

Dal punto di vista delle nomine, Alessandro Benetton entrerà nel consiglio di amministrazione del nuovo gruppo in qualità di presidente onorario, Gianmario Tondato da Ruos assumerà la carica di presidente esecutivo di tutte le attività nordamericane del nuovo Gruppo; Enrico Laghi e Paolo Roverato (rispettivamente amministratore delegato di Edizione e presidente di Autogrill) entreranno nel CdA del nuovo Gruppo con la carica di vicepresidenti. Juan Carlos Torres e Xavier Rossinyol saranno rispettivamente presidente esecutivo e ceo del nuovo gruppo.

I dettagli della fusione tra Autogrill e Dufry

L’operazione prevede l’emissione di azioni Dufry a favore di Edizione al concambio di 0,158 azioni Dufry per ogni azione Autogrill. A seguito del trasferimento del pacchetto di controllo, Dufry promuoverà un’offerta pubblica di acquisto e scambio (opas) obbligatoria sulle rimanenti azioni Autogrill, offrendo agli azionisti la possibilità di scambiare azioni Autogrill con azioni Dufry (quotate alla Borsa di Zurigo) al medesimo rapporto di cambio riconosciuto all’azionista di maggioranza o, in alternativa, di ricevere un equivalente controvalore in contanti (cash alternative) definito paria a 6,33 euro per azione.

In base all’adesione all’opas, la partecipazione di Edizione potrà attestarsi fra il 25,2% e circa il 20% del capitale di Dufry. Il finanziamento dell’operazione avverrà con azioni e/o debito e, a seconda del livello di adesione all’opa, Edizione deterrà tra il 20% e il 25% della nuova entità.

“Se prendete il prezzo delle azioni di Dufry che era a circa 30 franchi svizzeri venerdì e lo moltiplicate per 0,158, avrete il prezzo che noi pagheremo per Autogrill e vedrete che – almeno per il primo 50% – c’è uno sconto del 25-30% rispetto al prezzo di venerdì, ha detto il ceo di Dufry, Xavier Rossinyol, in una call con la stampa estera.

Le reazioni in borsa

Pesante il titolo Autogrill, che segna in mattinata perdite anche superiori all’8%, a 6,29 euro per azione. Le azioni sono comunque reduci da un rialzo del 7,1% messo a segno complessivamente nelle precedenti quattro sedute. Viaggia invece in senso opposto a Zurigo Dufry, che guadagna al momento il 5,6% dopo essere arrivato a salire di circa il 6%.