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Aumentare la liquidità dopo i 60 anni

L’invecchiamento della popolazione impone nuove sfide patrimoniali ai cittadini che vedono aumentate le speranze di vita. Per affrontarle al meglio esistono strumenti finanziari pensati ad hoc per gli over 60

La longevità è uno dei trend demografici che sta guadagnando sempre maggior vigore in Italia. Al problema dell’invecchiamento della popolazione, rispondono soluzioni finanziarie create per consentire a tutti di poter vivere serenamente la vecchiaia, anche e soprattutto al netto della crescita dell’aspettativa di vita. Analizziamo tre strumenti finanziari che aiutano chi non è riuscito ad accumulare abbastanza risparmi in età lavorativa. Uno di questi è il reverse mortgage, risorsa che non tutti conoscono e che offre in tempi brevi la liquidità necessaria al risparmiatore.

La novità mutuo inverso.

Tra le principali esigenze dei cittadini c’è quella di trovare una serenità, anche sul piano economico, gli anni “aggiuntivi” offerti dall’aumento della longevità. In tal senso, uno strumento finanziario che ha già preso piede tra i baby boomer negli Stati Uniti e nei Paesi anglosassoni è il prestito vitalizio ipotecario, noto anche come reverse mortgage o mutuo inverso. Tale soluzione permette di avere subito liquidità a disposizione per “coprire” al meglio le esigenze della terza età, senza perdere la proprietà dell’immobile in cui si risiede, il quale viene dato in garanzia alla banca che eroga il finanziamento.

Le caratteristiche del prodotto.

Entrando un po’ più nel dettaglio, il prestito vitalizio ipotecario è una tipologia di finanziamento non finalizzato (ovvero, non è necessario specificare il motivo per il quale lo si richiede), che consente agli over 60 di ottenere un prestito, dando in garanzia il proprio immobile.

Uno dei requisiti per richiederlo è infatti l’aver compiuto i 60 anni d’età, l’altro è l’essere proprietari di un immobile ad uso residenziale libero da ipoteche. A differenza delle altre tipologie di prestito, il prestito vitalizio ipotecario non prevede il pagamento di alcuna rata, ma il rimborso sarà a carico degli eredi. Di fatto si è tenuti a estinguere il debito contratto in un’unica soluzione entro i 10–12 mesi dal decesso dello stipulante. Andando nel concreto, ad esempio, al momento Intesa Sanpaolo propone il prodotto PerTe Prestito Vitalizio, con tasso fisso al 6% e richiedibile da persone con età compresa tra i 60 e i 90 anni.

L’opzione cessione del quinto.

Tuttavia, questa non è l’unica soluzione che consente agli over 60 di reperire liquidità nel momento del bisogno. Un’ulteriore opzione per ricevere un finanziamento è la cessione del quinto della pensione. Si tratta anche in questo caso di un prestito non finalizzato, riservato ai pensionati, che si estingue attraverso la trattenuta diretta dal netto in busta paga di una rata mensile pari, al massimo, ad un quinto della pensione.

La durata del contratto di prestito non può superare i dieci anni, e il finanziamento viene concesso al massimo a persone di 75 o 80 anni, il valore varia in base alle soluzioni offerte dai vari intermediari finanziari e banche.

Vendere la nuda proprietà.

Chi invece preferisce ricevere denaro direttamente da un privato, senza dover sottostare a limitazioni anagrafiche e doversi rivolgere a banche o intermediari finanziari, può vendere la nuda proprietà della propria casa. Essa permette al venditore di mantenere il diritto di vivere nella casa oggetto della compravendita sino alla morte, colmando al tempo stesso la proprie esigenze di liquidità.

Per far sì che la vendita vada a buon fine e convenga anche al compratore, ovviamente, sarà necessario fissare un prezzo di vendita inferiore al valore di mercato dell’immobile (come mostra il grafico che indica la diminuzione di prezzo media in base all’età dell’usufruttuario). Altro vantaggio concreto per il pensionato è che le spese straordinarie sull’immobile passano a carico del nudo proprietario. Questa è la prassi, ma i soggetti coinvolti possono anche decidere di trattare a livello privato una divisione diversa degli oneri di manutenzione.

Insomma, il problema dell’invecchiamento è reale ma come abbiamo visto le soluzioni per preservare il tenore di vita anche dopo i 60 anni non mancano. Un ulteriore elemento che ci ricorda quanto sia importante l’educazione finanziaria per poter vivere serenamente tutti i cicli di vita. Anche l’ultimo. Ovvero, forse, il più delicato.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di febbraio 2024 del magazine Wall Street Italia. Clicca qui per abbonarti.