Economia

Atene minaccia l’Europa: attenti, state giocando con il fuoco

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Roma – Un botta e risposta infinito: da una parte Atene, dilaniata dal problema dei debiti e anche dalle tensioni sociali, sull’orlo del collasso. Dall’altro lato l’Europa, o più precisamente Germania, Olanda e Finalndia che avrebbero ormai perso la pazienza e vorrebbero ormai questo scomodo paese fuori dall’euro. Le indiscrezioni si accavallano, il piano di aiuti da 130 miliardi di euro appare sempre più lontano, i leader europei starebbero pensando anche di rimandarlo.

Ma alla fine anche la Grecia sbotta. E lancia un avvertimento che sa quasi di minaccia. A parlare è il ministro delle finanze Evangelos Venizelos, che afferma che i paesi più ricchi dell’Europa “stanno giocando con il fuoco”, nel momento in cui considerano anche solo lontanamente l’idea di far uscire la Grecia dall’euro. “Ci troviamo continuamente di fronte a nuove richieste – si è lamentato Venizelos, parlando con i giornalisti, stando a quanto riporta Bloomberg – Nell’Eurozona, ci sono molti che ormai non ci voglioni più. Ma qui si sta giocando con il fuoco, sia internamente che all’estero. Alcuni giocano con le torce, altri con i fiammiferi. Ma il rischio è enorme in entrambi i casi”.

L’annuncio sull’erogazione di un secondo piano di bailout sarebbe dovuto arrivare oggi: invece è stato rimandato al prossimo 20 febbraio, nel migliore dei casi. Già, perchè la decisione potrebbe essere rinviata anche al post-elezioni che si svolgeranno alla fine dell’anno.

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Atene – Anche Antonis Samaras promette di rispettare la parola data sul piano di austerita’. Il numero uno del partito conservatore greco Nuova Democrazia inviera’ in giornata un impegno scritto riguardante le misure di austerita’ che Atene si impegna ad adottare.

Lo ha dichiarato a Reuters una fonte vicina alla vicenda, secondo cui “La lettera sara’ mandata in giornata”.

Il sostegno dei partiti politici al piano di austerita’ del premier del governo tecnico Lucas Papadémos e’ giudicato indispensabile per convincere i partner dei paesi in seno alla zona euro di sbloccare un pacchetto di aiuti da 130 miliardi di euro, senza i quali la Grecia non riuscirebbe a rifinanziare i debiti in scadenza il prossimo mese.

Per voce del presidente Jean-Claude Juncker, l’Eurogruppo ha una visione differente in materia. Prima di prendere qualsiasi passo ulteriore, Bruxelles attende di avere la garanzia dai dirigenti politici greci sulle riforme che devono essere messe in atto.

Il leader dei socialisti greci George Papandeou ha siglato ieri la lettera di intenti richiesta dalla troika, in cui si impegna a implementare le riforme anche dopo le elezioni di aprile. Lo rivelano fonti del partito socialista, mentre altre fonti rivelano che il leader dei conservatori greci, Antonis Samaras non ha ancora firmato la lettera di intenti.

L’economia greca ha subito una contrazione del Pil pari al 7% tendenziale nel quarto trimestre. Si tratta di un dato ancora peggiore delle ultime stime, che prevedevano una contrazione del 6% legata all’impatto dei tagli alle retribuzioni e degli aumenti delle tasse chiesti da Ue e Fmi. Il 2011 e’ stato per Atene il quinto anno consecutivo di recessione. L’agenzia del debito greca ha collocato titoli a tre mesi ad un’asta non competitiva per 1,3 miliardi. Il rendimento e’ sceso al 4,61% .

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Il governo annuncia elezioni anticipate in aprile. Il Parlamento approva le misure di austerita’, l’euro risale. Fiamme in strada, rialzi in borsa. Papademos condanna gli scontri e afferma: ‘Rischio catastrofico default e uscita da euro’. Nel paese dove e’ nata la parola democrazia, folla di 100.000 persone a piazza Syntagma. GUARDA IL LIVE STREAMING DA ATENE. In fiamme cinema, banche e bar. Black bloc con passamontagna e maschere ingaggiano la polizia, urlando insulti come ‘maiali e assassini’. Teodorakis (86 anni) si unisce alle proteste. Polizia: “Manette per emissari Fmi e Ue”.

ATENE – Il Parlamento greco ha approvato il piano diausterity e l’euro e’ risalito di 40 punti base per le ricoperture dei ribassisti. Il premier Papademos ha condannato gli scontri e ha ricordato che c’e’ un ‘Rischio catastrofico di default e di uscita dall’ euro’.

Sono almeno 100.000 i manifestanti in piazza ad Atene per protestare contro il piano di austerity da 3,3 miliardi di euro, per ottenerne 130, che sara’ votato alle 23 dal Parlamento. Ci sono stati scontri tra i black bloc, che hanno lanciato moltov e bombe carta, e la polizia in assetto antisommossa, che ha risposto con i lacrimogeni e cariche di alleggerimento. Finora si contano due feriti tra i dimostranti e altri tra le forze dell’ordine.

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Sono almeno 40 gli agenti feriti, di cui due in modo grave, negli scontri con i black bloc a piazza Syntagma ad Atene, il cuore della manifestazione contro il piano di austerity che alle 23 il Parlamento dovra’ votare per consgiurare il fallimento della Grecia. Diversi gli adifici in fiamme, inclusi alcuni storici cinema. Le zone piu’ colpite sono piazza Korai, via Otto e via Lada.

Un centro commerciale nei pressi del parlamento di Atene è stato dato alle fiamme da manifestanti greci. Le immagini trasmesse dalle televisioni elleniche mostrano un edificio di diversi piani avvolto dalle fiamme. Poco distante, in piazza Syntagma è in corso una manifestazione, cui partecipano oltre 80.000 persone, contro le misure di austerità che il parlamento greco si appresta a votare questa sera.

Mentre fuori Atene brucia in Parlamento il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos ha ribadito che si debbono adottare le misure di austeritry per 3,3 miliardi di euro per ottenere i 130 promessi da Bce, Ue e Fmi, e salvare cosi’ il Paese dal fallimento. “Oggi – ha detto il ministro – noi dobbiamo capire e persuadere i cittadini greci che quando si viene chiamati a scegliere tra il male e il peggio, si deve scegliere il male per evitare il peggio. La situazione e’ molto chiara. Stanotte a mezzanotte prima dell’apertura dei mercati il parlamento greco deve mandare il messaggio che la nostra nazione puo’ e vuole (sostenere l’accordo)”.

Ad Atene un caffe della rete americana Starbucks e una filiale della banca greca Eurobank sono stati dati alle fiamme a piazza Korai, alle spalle di piazza Syntagma. Qui non accenna a calare la tensione dove decine alcuni Black Bloc, mischiati a decine migliaia di manifestanti, si stanno scontrando con la polizia in assetto antisommossa fuori dal Parlamento, chiamato alle 23 a votare le draconiane misure di austerity indispensabili per ottenere il finanziamento da 130 miliardi di euro concordato dal governo di Lucas Papademos con Bce, Ue e Fmi.

Anche il celebre compositore greco Mikis Thedorakis, 86 anni, l’autore delle musiche di ‘Zorba il greco’, nel pomeriggio si e’ unito ai manifestanti a piazza Syntagma ad Atene. Poco prima che iniziasse a parlare alla folla e’ stato interrotto dai gas lacrimogeni sparati dalla polizia. Una portavoce del musicista ha denunciato che gli agenti hanno sparato i candelotti direttamente verso la gente che si era riunita intorno a Thedorakis.
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Ci sono scoppi e lanci di bombe carta e molotov davanti al Parlamento greco, riunito per varare il piano di austerity. La polizia sta rispondendo con lacrimogeni. In piazza ci sono già migliaia di persone.

La polizia presidia il grande edificio di piazza Syntagma in assetto antisommossa. Molti striscioni protestano contro l’austerità e l’Europa che la impone. Secondo alcuni siti greci questa sera – il voto sul pacchetto austerità è previsto attorno alla mezzanotte – attorno al parlamento ci potrebbero essere fino a duecentomila persone.

La folla è composta in larghissima parte da persone comuni, non da militanti politici o sindacali: famiglie, lavoratori, moltissimi giovani, persone di ogni età e apparentemente di ogni strato sociale. Da diversi punti della piazza si sente musica e di tanto in tanto vengono urlati slogan. La folla si trova proprio di fronte alla lunga fila di poliziotti – ne sono stati schierati circa seimila – che protegge il Parlamento. Da tutte le strade circostanti la grande piazza ateniese arrivano autentici fiumi di gente. Il traffico é completamente bloccato. La partecipazione è aiutata da un clima abbastanza mite e dal cielo sereno.

ATENE BRUCIA,BLACK BLOC VERSO PARLAMENTO – Una fila di Black bloc con passamontagna e maschere antigas ha raggiunto piazza Syntagma, davanti al parlamento greco, urlando insulti come ‘maiali e assassini’. La folla li ha accolti con applausi. La piazza si sta riempiendo del fumo dei lacrimogeni e delle molotov.

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Nel secondo giorno di sciopero generale che paralizza la Grecia, Atene è di nuovo teatro di manifestazioni di protesta, dopo quelle di ieri che hanno visto il lancio di molotov contro la polizia nella piazza Syntagma antistante il Parlamento, con arresti e feriti. Stamane sono in piazza contro le nuove misure di austerità i sindacati Gsee e Adedy, concentrati sempre a Syntagma, dove la Polizia parla di circa 7 mila persone, mentre la confederazione sindacale Pame ha dato appuntamento a Omonia, un’altra piazza centrale di Atene, ma anche in altri luoghi della capitale ed altre città.

Circa 5.000 agenti in tenuta antisommossa sono dispiegati nel centro di Atene, interamente bloccato al traffico. Al momento non si segnalano incidenti. Le manifestazioni precedono quella – che si prevede particolarmente imponente – di domani alle 5 del pomeriggio (le 4 in Italia) a Syntagma, in coincidenza con il previsto voto sul pacchetto di misure di austerità varato in nottata dal Governo. Sempre stamane, militanti del Partito comunista greco (Kke) hanno issato due grandi striscioni sull’Acropoli di Atene, con la scritta, in greco ed in inglese «Abbasso la dittatura dei monopoli dell’Unione Europea».

Intanto, secondo il Wall Street Journal, la Grecia prenderà in prestito 35 miliardi di euro dal fondo temporaneo salva-Stati Efsf per finanziare il piano di austerity per ricevere gli aiuti. Il Wsj cita documenti ufficiali del piano, che prevede anche che Atene raccolga entro fine 2012 4,5 miliardi di euro da operazioni di privatizzazione.

Mandato d’arresto per le autorita’ dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale. Non e’ una provocazione degli attivisti anticapitalisti del movimento Occupy e nemmeno della gente che mascherata e armata di bastoni e’ scesa in strada per attaccare negozi e polizia.

La minaccia e’ reale e arriva dal principale sindacato delle forze di polizia elleniche: vogliono vedere in manette il presidente della Commissione Ue Barroso e il numero uno dell’Fmi Lagarde. L’accusa: aver chiesto misure di austerita’ impopolari e devastanti.

L’obiettivo numero uno degli avvisi di garanzia sarebbe in realta’ il principale responsabile degli inviati FMI in Grecia: Poul Thomsen. Intanto l’escutivo nazionale perde altri pezzi: dopo le dimissioni del vice ministro del Lavoro, oggi hanno annunciato l’intenzione di lasciare la coalizione tre ministri del partito di estrema destra al governo. Non voteranno la riforma, rimangiandosi il patto stretto in precedenza.

La minaccia dei poliziotti ha un valore simbolico: secondo avvocati e docenti di diritto un giudice deve prima autorizzare simile avvisi di garanzia, prima che la polizia possa procedere all’arresto. Ma mostra ad ogni modo l’intensita’ che la rabbia di popolazione e forze civili ha assunto nei confrotni delle autorita’ europee.

I leader stranieri chiedono sacrifici e drastiche riduzioni a salari e pensioni, in cambio degli aiuti che consentirebbero alla Grecia di rimanere a galla e evitare di sprofondare in un default del suo debito.

“Dal momento che continuate con le vostre politiche distruttive, vi avvertiamo che non potete farci lottare contro i nostri fratelli”, dice un comunicato del sindacato. Qui il riferimento e’ chiaramente alle proteste e gli scioperi generali che da mesi hanno messo in ginocchio il paese piu’ indebitato dell’area euro.

“Ci rifiutiamo di metterci contro i nostri genitori, fratelli e contro qualsiasi cittadino che protesti e chieda un cambiamento di politica”, ha annunciato il sindacato che rappresenta piu’ di due terzi delle forze dell’ordine della Grecia.

La polizia ellenica ha lanciato gas lacrimogeni contro i manifestanti che avevano assalito negozi e poliziotti al termine di una marcia in segno di protesta contro le misure di austerita’.

E’ il secondo giorno di sciopero generale in una settimana indetto dai sindacati del paese. Il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos sta esortando i deputati ad accettare le condizioni del nuovo piano di aiuti, da 130 miliardi, che prevedono ulteriori tagli a pensioni, personale e salari. Un rifiuto vorrebbe dire default e uscita dall’area euro. Atene ha tempo fino al 20 marzo per restituire 14,3 miliardi di euro di debiti.