Economia

Affitti, canoni in crescita in tutta Italia: Milano la più cara

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Dopo il calo importante dei valori registrato nel 2020 a causa di domanda inferiore e offerta maggiore causate dalla pandemia, continua la crescita dei canoni degli affitti, soprattutto nelle grandi città, grazie al progressivo rientro di studenti e lavoratori fuori sede. A questo scenario si unisce anche il ritorno dei turisti, che alimenta il segmento degli short rent, con conseguente sottrazione di offerta residenziale.

Ne deriva un generalizzato aumento dei canoni di locazione che, secondo le ultime analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, si è concretizzato in un rialzo dei canoni su base annuale del 2,1% per i monolocali, del 2,4% per i bilocali e del 2,2% per i trilocali.

Come spiegano da Tecnocasa, i canoni di locazione sono in aumento soprattutto nei capoluoghi di provincia: +2,7% i monolocali, +2,8% i bilocali e +3,0% i trilocali.

Venendo ai prezzi, per l’affitto di un monolocale si va dai 300 euro di Genova, Torino e Palermo ai 700 euro di Milano. Il capoluogo lombardo si conferma la città più cara per canoni di locazione anche per bilocali e trilocali, rispettivamente a 960 e 1.310 euro.

Affitti come scelta abitativa nel 71,2% dei casi

Entrando nel dettaglio delle scelte abitative, nel primo semestre del 2022, secondo l’indagine del Gruppo Tecnocasa, il 71,2% ha cercato casa in affitto come scelta abitativa, con una lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando la percentuale era del 73,8%. In questa categoria rientrano coloro che non riescono ad acquistare o volutamente scelgono l’affitto. Aumentano i contratti stipulati da chi cerca per motivi di lavoro che passa da 22,4% a 25%. Nel periodo pre-Covid la percentuale si attestava a 25,9%. Invariata la percentuale di chi cerca per studio, il 3,8%.

“Anche in questo semestre – spiegano da Tecnocasa-  si segnalano numerosi casi di persone che non riescono ad accedere al mercato del credito, primi fra tutti i giovani e i monoreddito. Trend che potrebbe crescere alla luce dell’aumento dei tassi di interesse”.

La pandemia ha anche accentuato la domanda di affitti tra chi ha lavori precari o a termine e in chi stava valutando l’acquisto immobiliare ma si è fermato per timori legati al quadro economico incerto. La domanda di locazione è sempre elevata, in particolare tra le fasce di età più giovane. Il 44,3% di chi ha preso casa in affitto ha un’età compresa tra 18 e 34 anni.

Contratti: in aumento quelli con canone concordato

I dati sui contratti stipulati nella prima parte del 2022 segnalano una contrazione di quelli a canone transitorio (passato in un anno da 22,2% a 20,7%) e un aumento del concordato (da 32,2% a 33,4%). Sostanziale stabilità per quelli a canone libero (da 45,6% a 45,8%). Il contratto a canone transitorio che aveva trovato consensi nell’anno della pandemia cede leggermente il passo alle altre tipologie contrattuali.