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Addio Btp. A fuggire ora sono anche i risparmiatori italiani

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Milano – Italia addio. L’incertezza politica su Roma torna a far impennare lo spread. E’ l’annuncio dell’addio di Mario Monti dalla presidenza del Consiglio a richiamare lo spauracchio default sulle sponde del Mediterraneo. Questa mattina la forbice fra i titoli di Stato italiani a dieci anni e gli omologhi Bund tedeschi equivalenti vola sui massimi di giornata a 361 punti, sulla scia delle incertezze per quel che succederà alle elezioni anticipate.

Venerdì scorso segnava inequivocabile quota 323 punti. Ad abbandonare la nave Italia, ha segnalato però qualche giorno fa in un report Goldman Sachs, non sono stati gli investitori internazionali, bensì quelli domestici. E’ successo giovedì, dopo che il Pdl ha ritirato il suo sostegno al governo. E oggi arriva il resto. Secondo il broker è ipotizzabile che il rendimento dei Btp decennali possa schizzare anche oltre la quota del 5%, quando però – aggiunge – il suo valore corretto si aggira intorno al 3,5%.

Una indicazione da non sottovalutare in un clima che col passare delle ore si annuncia sempre più rovente e alla portata dei giochi facili della speculazione. Non a casa gli analisti americani di Standard & Poor’s hanno iniziato già a soffiare sul fuoco, minacciando un nuovo taglio del rating sull’Italia se il 2013 non vedrà una ripresa dell’ economia e citando anche le incertezze che la ”prossima coalizione di governo resti fedele all’agenda di riforme economiche avviata dall’attuale esecutivo”.

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