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A Wall Street timori sull’economia, indici sui minimi di 7 settimane

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Altra seduta di vendite a Wall Street, che pero’ riesce a evitare i minimi intraday visti quando il Dow e’ sceso per alcuni istanti sotto quota 10000. L’immediata conseguenza e’ la fuga degli investitori verso porti sicuri come i Titoli di Stato Usa. Il rendimento di quelli a 10 anni e’ sceso per la prima volta dal 2009 sotto il 2.5%.

Il Dow, arrivato a cedere 183 punti, ne lascia sul terreno 133.96 terminando la giornata a quota 10040.45 (-1.32%). A trascinare al ribasso l’indice titoli come Boeing, Alcoa, Caterpillar e General Electric. Si sono invece distinti tra i 30 componenti del Dow, AT&T, Verizon e Wal Mart. Il Nasdaq ha perso l’1.66% a 2123.76 (-35.87 punti) mentre l’S&P e’ scivolato dell’1.45% a 1051.88(-1.45% punti).

Gli indici viaggiano sui minimi di sette settimane e sono impostati per chiudere agosto in territorio negativo. Si tratterebbe della prima volta dal 2005 che questo mese terminerebbe con il segno meno. Solo il Dow ha chiuso con il segno meno la nona seduta su undici.

A condizionare la giornata, e’ il deludente dato relativo alle vendite di case con contratti in corso, nel mese di luglio crollate del 27.2%. Si tratta di una flessione record su base mensile e di un risultato che si riporta sui minimi di 15 anni fa.

Esattamente come ieri, quando era venuto meno l’effetto positivo del fermento da fusioni e acquisizioni, sono i timori sulla tenuta dell’economia globale ad aver pesato sull’umore degli operatori. Tanto piu’ che il premio nobel all’economia Stiglitz crede che l’Europa rischi una doppia recessione.

Intanto protagonista indiscusso, sul fronte valutario, e’ lo yen che si e’ portato ai massimi di 15 anni contro il dollaro. Minimi da circa nove anni dell’euro contro lo yenyen.

Tra le storie societarie, si segnala l’intenzione del colosso del pc Dell di alzare la propria offerta per la societa’ di archiviziane dati 3PAR, all’indomani della proposta di acquisto arrivata da HP (che ha messo sul piatto una cifra superiore a quella proposta in precedenza dalla rivale).

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna ottobre, hanno ceduto il 2% circa a $71.63 portandosi sui minimi di 11 settimane. Il derivato con scadenza settembre dell’oro segna +0.36% a $1232.90. Sul fronte valutario l’euro si e’ risolleva dello 0.14% contro il dollaro a quota $1.2674. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale si trova al 2.4950 dal 2.6070% di ieri.