(Teleborsa) – Settimana di consolidamento quella appena conclusa per il future E-mini S&P500. Il derivato statunitense infatti è partito bene incurante di alcuni dati economici ancora contrastanti, che mostrano una ripresa dell’economia a luce e ombre, ed ha continuato a macinare progressi grazie a risultati societari rivelatisi migliori del previsto. Ma il freno è arrivato nell’ultima seduta dell’ottava con l’indice di fiducia peggiore del previsto e la notizia che Goldman Sachs avrebbe frodato gli investitori nel vendere loro cdo costruiti sui mutui subprime. Pretesti che comunque aggiunti ad altre trimestrali non soddisfacenti hanno suggerito agli investitori di vendere. “L’economia a stelle e strisce è in ripresa ma il mercato del lavoro resta debole”. Questa in sintesi la visione riportata nel Beige Book della Federal Reserve. In particolare si parla di un ritmo d’espansione più rapido a partire da metà marzo su undici dei dodici distretti presi in considerazione. In disparte solo la Fed di St. Louis che registra un rallentamento dell’attività. Il mercato del lavoro resta il nodo più preoccupante anche se qualche timido segnale positivo giunge dal fronte delle assunzioni. Quanto emerso dal rapporto della Fed collima in pieno con le parole dette davanti al Congresso dal presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke. Il derivato statunitense archivia i 5 giorni a 1.190,25 punti dopo aver toccato il top 1.210,50 e mette a segno una performance settimanale leggermente negativa dello 0,19% a fronte di quella mensile negativa del 2,52%. Per le prossime sedute va posta particolare attenzione all’area di resistenza vista a 1.200,5 con ulteriore target visto a 1.206,25. Supporto a 1.178,50.
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