Bper ha chiuso il primo semestre del 2022 con un aumento degli utili sostanziale, quasi 1,40 miliardi di euro. Considerando i valori dello stesso periodo dello scorso anno, tale valore è pressoché triplicato. Questo successo è da ricondurre alla contabilizzazione dell’avviamento negativo derivante dall’acquisizione di Banca Carige. Considerando l’utile normalizzato parliamo di un valore pari a 316 milioni, di cui 203,9 milioni registrati nel secondo trimestre, con un aumento dell’81% da un trimestre a l’altro. L’attesa degli analisti era per un utile del secondo trimestre di 98 milioni. Il ceo Piero Luigi Montani ha dichiarato:
“Il semestre appena concluso registra un altro passo importante della nostra strategia di crescita, grazie all’ingresso di Banca Carige nel Gruppo Bper, avvenuto lo scorso giugno. L’operazione rafforza ulteriormente il nostro posizionamento competitivo su scala nazionale in territori presidiati limitatamente e contribuirà ad aumentare la redditiva prospettica”.
I conti, ha aggiunto, sono “molto soddisfacenti e riflettono una redditività ordinaria in crescita supportata da un aumento sia del margine di interesse che delle commissioni nette, unitamente a costi operativi sotto controllo”.
Analisi tecnica titolo Bper Banca
Performance straordinaria per il titolo Bper, che chiude la settimana con un aumento del 9,70%. La situazione di medio periodo di Banca Popolare Emilia Romagna resta tendenzialmente ribassista. Tuttavia, esaminando il grafico a breve termine, sarebbe lecito iniziare considerare uno sviluppo rialzista. Dopo la rottura della resistenza al livello 1,5150, la forza dei compratori si è chiaramente palesata a mercato. Il primo supporto è in zona 1,4200 euro, livello corrisponde anche al 61,8% di Fibonacci. Ulteriori spunti rialzisti favoriscono un nuovo target, stimato verosimilmente in area 1,6500 euro.