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Vespa è o no il figlio di Mussolini? Grillo spiazza il conduttore di Porta a Porta

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ROMA (WSI) – Dopo tanti anni Beppe Grillo stupisce l’Italia e torna alla Rai. Destinazione, la trasmissione “Porta a Porta” che, grazie al leader del Movimento 5 Stelle, fa il botto, segnando il record stagionale con 3 milioni 165 mila telespettatori e share del 23.75 di media.

Gongoleranno, per il successo, entrambi: Beppe Grillo e Bruno Vespa sono infatti i protagonisti assoluti dell’informazione odierna, nel “day after”.

Star della rete, dei social network, della stampa. Oggi si parla soprattutto di loro; altro che di decreto sulla casa, delle ambizioni di Renzi, tanto meno delle elezioni europee. E torna alla ribalta un vecchio mistero mai risolto, alimentato negli anni: quello delle origini del conduttore televisivo Vespa.

E’ o non è il figlio di Mussolini? A sfoderare l’arma della leggenda metropolitana, durante il serrato duello mediatico, è proprio Grillo: “Se qua non s’è formato un partito violento, fascista, che abbiamo inventato noi – noi italiani, ndr – lo sai benissimo, lo aveva inventato tuo papà… quindi…. scherzo, sto stemperando l’atmosfera, è quel che si dice”.

Bruno Vespa e Mussolini

Vespa rimane spiazzato, poi tenta di stare allo scherzo e dice: “Si certo, era la Buonanima”. Ma la sua bocca accenna a una smorfia di forte disappunto per l’inciso del leader M5S.

E gli italiani, sazi di politica e di politica, tornano a concentrarsi sul gossip.

La vecchia leggenda, mai messa a tacere, risorge. D’altronde, in passato, lo stesso Vespa ci ha scherzato su, mentre Alessandra Mussolini ha candidamente ammesso, qualche anno fa. “Bruno Vespa è tutto mio nonno, ha una caratteristica distintiva della famiglia Mussolini: il tratto dalla narice alla bocca. Prima o poi farà outing”.

Di outing non se n’è vista l’ombra, e proprio per questo gli interrogativi, periodicamente, si riaffacciano.

Bruno Vespa è abruzzese, nasce a Bazzano, in provincia de L’Aquila nel 1944. Secondo la leggenda, la madre di Vespa lavorò nell’albergo in cui Mussolini venne imprigionato a Campo Imperatore, nel 1943. E lì, sarebbe stato concepito Vespa, che guarda caso nacque 9 mesi esatti dopo che il Duce era stato prigioniero. Qualcuno è andato anche oltre, ravvisando una similitudine tra le parole che Vespa proferì nell’agosto del 1990, allo scoppio della Guerra del Golfo, e quelle pronunciate dal duce, quando giustificò la partecipazione dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale.

Vespa disse, nel sostenere l’intervento armato con un editoriale che ricevette diverse critiche: “La guerra l’ha fatta la comunità internazionale. E se vogliamo essere essere membri di quel club, dobbiamo onorare i nostri doveri”.

Molti anni prima, Mussolini aveva detto: “Mi serve qualche migliaio di morti per sedermi al tavolo delle trattative”.

In realtà, Vespa ha detto diverse volte che sua madre non ha mai lavorato nell’albergo di Campo Imperatore, e che i suoi genitori si sposarono il 24 luglio 1943, il giorno prima della caduta del fascismo e dunque prima della prigionia di Mussolini in Abruzzo.

Ma qualcuno ha trattato la vicenda anche seriamente. Come lo storico Giordano Bruno Guerri, che nel 2005 parlò di alcune frasi scritte da Mussolini nei giorni in cui si trovava a Campo Imperatore: “Tristezza mitigata dal conforto di una gentile signora Vespa”.

Lo stesso storico fece però marcia indietro: “Nell’opera omnia di Mussolini il nome della signora Vespa non appare. La leggenda nacque in un convegno ma non è mai stata verificata”.

Vespa: la risposta

D’altronde Vespa aveva perso la pazienza: “Mia madre non ha mai lavorato nell’albergo dove fu portato il Duce e i miei genitori si sposarono il 24 luglio 1943, il giorno prima della caduta del fascismo. Lascio all’intelligenza del lettore valutare la verosimiglianza di una deportazione di mia madre a Campo Imperatore”.

L’irritazione però, evidentemente, ha lasciato il tempo che ha trovato, dal momento che poi è stato lo stesso conduttore a far rivivere la leggenda.

Esattamente lo scorso anno, quando ha scritto in un tweet: “Albergo di Campo Imperatore. Ho alloggiato nell’appartamento di Mussolini. Bei mobili d’epoca e la sensazione di toccare la storia”. Alimentando, così, nuove ipotesi.

E ora, a fare pubblicità di nuovo al mistero di Vespa, ci ha pensato anche Grillo.

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