Economia

Nuovo BTp Italia: rischi e convenienze per i piccoli risparmiatori

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Sarà in emissione dal 19 al 22 novembre prossimo il il 14esimo BTp Italia, il titolo di stato indicizzato all’inflazione  pensato per i piccoli risparmiatori  e collocato sul mercato attraverso la piattaforma elettronica MOT di Borsa Italiana. La nuova emissione avrà una durata di 4 anni.

Come riporta BorsaItaliana, il collocamento avverrà in due fasi: la prima fase, da lunedì 19 a mercoledì 21 novembre (tre giorni che potranno essere ridotti a due in caso di chiusura anticipata), sarà riservata ai risparmiatori individuali ed altri affini, mentre la seconda fase, che si svolgerà nella sola mattinata del 22 novembre, sarà riservata agli investitori istituzionali. Per questi ultimi il collocamento potrebbe prevedere un riparto, nel caso in cui il totale degli ordini ricevuti risulti superiore all’offerta finale stabilita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Al contrario, per i piccoli risparmiatori ed altri affini non sarà applicato alcun tetto massimo, assicurando la completa soddisfazione degli ordini, come in tutte le precedenti emissioni.

Ma davvero lo strumento indicizzato all’inflazione italiana è un affare per le famiglie? Questa la domanda che si fa su Il Sole 24 ore Maximilian Cellino e a cui risponde così:

A guardare i prezzi del titolo emesso lo scorso maggio, che viaggiano poco sopra quota 90 centesimi non si direbbe . Ma le apparenze possono ingannare, non soltanto perché trattandosi tipicamente di uno strumento da cassettisti i conti si fanno alla fine, in questo caso nel 2026. Secondo i calcoli degli analisti quel bond è infatti fra i più «costosi», sia nei confronti degli altri strumenti indicizzati all’inflazione europea, sia rispetto ai BTp a cedola fissa.

In sostanza la risposta è: dipende dalle circostanze.

In altre parole, nelle fasi di maggior tensione sul debito del nostro paese il BTp Italia riesce a contenere in modo migliore le perdite proprio per le caratteristiche con cui è stato costruito (…) Viceversa, quando la situazione di mercato si fa meno tesa sono i BTp indicizzati all’inflazione europea ad essere premiati dal mercato, come dimostra l’analisi dell’andamento dei tassi di break-even, cioè la differenza di rendimento rispetto al BTp nominale con scadenza simile che serve a misurare la convenienza relativa di ciascun titolo.