Società

La corruzione: interviene pure Papa Francesco

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Nel mentre attendiamo l’introduzione dell’agente provocatore nel dispositivo normativo di contrasto alla corruzione esistente nel nostro Paese, dove pure qualcosa si è fatto negli ultimi anni, il Vaticano ha organizzato un  “Dibattito internazionale sulla corruzione”, per impulso del dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale.

E’ stata questa l’occasione nella quale il nostro Papa Francesco  ha detto testuale che, la corruzione, è la <<peggiore piaga sociale>> dei nostri tempi.

Assolutamente vero e anche oltre!

E’ una vergogna vergognosa che va contrastata e combattuta con ogni mezzo, a cominciare dalla semplificazione dei processi amministrativi nel funzionamento della Pubblica amministrazione.

La corruzione, non è la causa dei nostri mali, delle disuguaglianze esistenti e che si allargano sempre di più, ma è l’effetto di un qualcosa che non funziona a monte.

La corruzione è il risultato di un disastro normativo complicato in ogni settore dell’economia e che la politica, a parte le chiacchiere, non è mai riuscita a gestire con norme semplici, comprensibili e soprattutto efficaci.

Aver costituito l’Autorità Nazionale Anti corruzione con a capo un valente ex magistrato della Direzione Distrettuale antimafia di Napoli, essere intervenuti nella stesura del Nuovo Codice degli appalti pubblici – riducendo di un terzo l’articolato normativo – e aver fatto, per la prima volta in Italia una legge apposita per combattere la corruzione, ci ha fatto capire che forse, si sta facendo sul serio.

Forse!

Anche la statistica mondiale ce lo ha certificato: nel 2016 abbiamo guadagnato sei posizioni nella classifica mondiale dei Paesi più corrotti su 176 nazioni in elenco. Si tratta di una inversione di tendenza da accogliere con piacevole sorpresa, le nostre abitudini seguivano il percorso opposto.

Ora, la politica, quella con la “P” maiuscola faccia il resto, aiutando i cittadini e le imprese a condotte virtuose e praticabili, possibili solo in presenza di una ritrovata efficienza della Pubblica amministrazione che, ancora oggi, si vede poco anzi, non si vede proprio.

Anche adesso, il mio proverbiale ottimismo mi aiuta.

Si può fare di più e meglio, soprattutto adesso che abbiamo avuto anche la benedizione del Santo Padre: AVANTI TUTTA CHE DIO CI GUARDA!