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Brexit, si vota sfiducia May: salgono chance collasso governo

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Colpo di scena nel caos totale della Brexit. I conservatori “ribelli” hanno raggiunto le fatidiche 48 firme e quindi questa sera la premier britannica Theresa May dovrà sottoporsi a un voto di sfiducia del suo partito.

Un annuncio che arriva da Graham Brady, presidente della commissione 1922 alla quale sono state consegnate almeno 48 lettere in cui si chiede la calendarizzazione del voto di sfiducia.

Il voto avverrà questa sera, ha reso noto ancora Brady, tra le 18 e le 20. E i voti saranno “immediatamente contati ed i risultati annunciati al più presto possibile”.

Quella di oggi è l’ennesima svolta drammatica di una premier, che si trova chiaramente sotto scacco. Il voto è atteso intorno alle 18.

Qualora dovesse superare anche questo ostacolo, May rimarrebbe in sella per un anno. In caso contrario, perderebbe la leadership del partito e il Regno Unito piomberebbe in un profondo caos politico, dalle conseguenze ancora non prevedibili.

E a proposito del futuro della Brexit, gli analisti di Deutsche Bank hanno pubblicato oggi stime decisamente peggiorative sul futuro del divorzio di Londra dall’Unione europea e in particolare sulle prospettive del governo May.

Gli analisti della banca tedesca hanno in particolare alzato al 30% (precedentemente il 10%) le probabilità che May possa essere estromessa in un voto di sfiducia all’interno del partito o in un voto di fiducia (significativamente più ribassista) del governo (che potrebbe aprire la strada alle elezioni).

Sono passate al 50% (dal 65%) le possibilità che l’accordo raggiunto con Bruxelles sulla Brexit o uno un po’ più morbido possa ricevere l’ok del Parlamento. Così come sono state riviste al ribasso le possbilità di un secondo referendum  (20%  dal precedentemente 25%).

Indipendentemente dal fatto che May riesca a mantenere il potere, il “caso base” di DB per la messa a punto di un accordo sul divorzio Londra-Bruxelles si è spostato al primo trimestre.