Economia

Batosta pensioni: nel 2019-2020 saranno più basse

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ROMA (WSI) – Nei prossimi anni l’importo delle pensioni sarà più basso e questo a causa dei coefficienti di trasformazione. Cosa sono lo spiega l’Inps sul suo sito dove si legge testualmente:

“I coefficienti di trasformazione sono valori che concorrono al calcolo della pensione con metodo contributivo. Grazie a questi valori il montante contributivo versato dal lavoratore durante la sua vita lavorativa viene trasformato nella pensione annua. I coefficienti di trasformazione variano in base all’età anagrafica del lavoratore nel momento in cui consegue la prestazione previdenziale, a partire dall’età di 57 anni fino ai 70 anni. Maggiore è l’età del lavoratore, più elevati risulteranno anche i coefficienti di trasformazione”.

I coefficienti, a seguito della Riforma Fornero del 2011, vengono aggiornati ogni triennio, in corrispondenza dello scatto degli adeguamenti alla speranza di vita. L’ultimo aggiornamento è avvenuto con il decreto 15 maggio 2018 del Ministero del Lavoro e dell’Economia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, che ha reso ufficiali i coefficienti di trasformazione da applicare alle pensioni che verranno liquidate nel 2019 e nel 2020 e rivelano un’amara sorpresa: gli assegni dell’Inps saranno meno elevati di quelli del periodo 2016-2018.

Nel dettaglio i nuovi coefficienti di trasformazione per il calcolo della pensione di coloro che accedono alla pensione negli anni 2019, 2020 e 2021 vanno dal 4,2% per chi ha 57 anni di età, a salire al 4,304% per chi ha 58 anni, 4,414% per chi ha 59 anni, 4,532% per i 60enni, e così via fino ad arrivare al coefficiente di 6,257% per chi ha 70 anni.

Scorrendo la lista si nota che il coefficiente sale al crescere dell’età anagrafica di accesso alla pensione. Così chi andrà in pensione l’anno prossimo avrà una pensione annua inferiore, in media, di oltre l’1% rispetto a chi ci è andato o ci andrà quest’anno. ItaliaOggi dà un’idea di come stia fluttuando negli anni la misura della pensione, con il calcolo di un’ipotetica pensione annua corrispondente a un montante contributivo di 100 mila euro, a 65 anni d’età:

“Per un pensionamento che avverrà dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021, la pensione annua sarà di 5.245 euro, ossia 81 euro in meno rispetto al 2018, 266 euro in meno rispetto al 2012 e 891 euro in meno rispetto al 2009″.