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WALL STREET SCIVOLA SUI DATI MACRO

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A meta’ seduta i listini azionari americani hanno preso la strada dei ribassi, con gli investitori impegnati a digerire una serie di cifre economiche contrastanti. Nuovi timori affliggono il mercato, tormentato dal contemporaneo indebolimento del dollaro debole, apprezzamento delle materie prime e tassi di interesse in rialzo.

I ribassi sono tuttavia minimi, con l’incertezza che in vista del fine settimana la fa da padrone. Gli investitori avevano reagito bene al report pubblicato dal governo, in cui si prevede una contrazione dell’economia del Paese nel primo trimestre del 5,7%, piu’ ridotta rispetto alle stime preliminari, pari a -6,1%. Un altro segnale positivo e’ arrivato dall’indicatore a cura dell’Universita’ del Michigan sulla fiducia dei consumatori, che in maggio e’ cresciuto piu’ delle attese.

Ma l’associazione dei manager responsabili degli ordini di acquisto del settore manifatturiero nell’area di Chicago, ha riferito che l’indice che misura l’attivita’ produttiva della regione e’ sceso a quota 34,9 dai precedenti 40,1 di aprile, deludendo le attese che erano per un incremento a 42 punti.

Nell’ultimo giorno di contrattazioni di maggio, il Dow Jones e’ destinato comunque a chiudere il mese in positivo per la terza volta consecutiva. L’indice industriale dovrebbe infatti perdere 236 punti per archiviare il periodo in rosso. Maggio, tuttavia, e’ stato il mese piu’ debole dall’inizio del rally il 9 marzo scorso.

L’ultimo periodo e’ infatti stato caratterizzato da alti e bassi, con l’entusiasmo degli investitori su una stabilizzazione dell’economia che si e’ fatto da parte per lasciare invece spazio allo scetticismo sulla sostenibilita’ della crescita una volta che l’economia avra’ veramente toccato il fondo.

Tra i singoli titoli, si fa sempre piu’ pesante il calo di General Motors in vista dell’ingresso nella fase di procedura fallimentare. L’azione perde il 22%, scviolando sotto 1 dollaro per la prima volta in 76 anni.