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WALL STREET RECUPERA CON CALO GREGGIO

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Seduta incerta e volatile per gli indici americani, a causa delle contrastate trimestrali e dei rinnovati timori sul rialzo dei tassi d’interesse. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.48% a 11103, l’S&P500 lo 0.63% a 1268, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.58% a 2073. Ad aiutare nel recupero finale dei listini e’ stato il forte calo del greggio, sceso al di sotto dei $74.

Ben cinque societa’ del Dow Jones hanno riportato i risultati trimestrali in giornata. Numeri positivi sono stati diffusi dall’operatore telefonico AT&T: nel secondo trimestre i profitti sono balzati dell’80% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie al business wireless, alla riduzione dei costi e alle recenti acquisizioni. Il titolo e’ cresciuto del 5% circa, ai massimi di tre anni e mezzo.

Bene anche la societa’ dei prodotti di largo consumo Altria, aiutata da un aumento della quota di mercato nel comparto del tabacco e dalla forte domanda per i prodotti alimentari. Bene pure McDonald’s, grazie all’incremento del 60% degli utili sulla scia delle buone performance sui mercati europei e americani.

In rosso invece, il colosso chimico Du Pont, danneggiato da un calo dei profitti e delle vendite a causa dell’aumento dei costi delle materie prime. Ancora peggio la conglomerata industriale 3M, il cui titolo e’ scivolato ai minimi di tre anni a causa delle preoccupazioni relative ad un deterioramento dei margini del gruppo.

Fuori dal Dow Jones, rimanendo in ambito di trimestrali, giornata-no per il corriere internazionale UPS: il titolo ha ceduto oltre l’11% a causa di risultati che hanno deluso le attese degli analisti.

Passando agli aggiornamenti economici, con grande sorpresa degli economisti, la fiducia dei consumatori
nell’ultimo mese e’ risultata in aumento, a quota 106.5 punti dai precedenti 105.4; il consensus era per un leggero calo a 104 punti. Il fatto ha rispolverato i timori di una possibile continuazione del rialzo del costo del denaro: a tal proposito sara’ comunque piu’ rilevante il dato sul PIL che verra’ diffuso a fine settimana.

Nel comparto immobiliare, il dato sulle vendite di case esistenti
e’ risultato nuovamente in calo, a giugno -1.3% a 6.62 milioni; le stime degli economisti erano per un calo piu’ pronunciato, ad un livello pari a 6.60 mln.

Dopo due sedute consecutive di rialzi, nel comparto energetico il petrolio ha lasciato sul terreno parte dei recenti guadagni, riportandosi sotto la soglia dei $74 ai minimi di un mese. I futures con scadenza settembre sono arretrati di $1.30 a $73.75 al barile. Mercoledi’ i traders porranno grande attenzione sui dati settimanali delle scorte.

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Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro ha ceduto terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.2576. Seduta molto volatile per l’oro ma comunque positiva. I futures con consegna agosto sono saliti di $4.80 a $618.000 all’oncia. In calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 5.065% dal 5.044% di lunedi’.