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WALL STREET: NON E’ UN MERCATO PER TORI

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I listini continuano a viaggiare visibilmente al ribasso al giro di boa. Il Dow Jones cede l’1.75% a 12362, l’S&P500 l’1.75% a 1343, il Nasdaq arretra dell’1.78% a 2290. Gli operatori restano preoccupati sull’outlook economico dopo che gli ultimi dati hanno segnalato un deterioramento delle condizioni in diversi settori.

Gli aggiornamenti sulla congiuntura Usa hanno evidenziato una contrazione dell’attivita’ manifatturiera nell’area di Chicago, e un notevole calo della fiducia dei consumatori rispetto al mese precedente. Spunti positivi sono emersi dal dato sulla spesa al consumo, avanzata dello 0.4% a gennaio, ma l’indicatore risulta piatto se considerato l’effetto dell’inflazione.

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“Il mercato restera’ sotto pressione a causa della crisi finanziaria, ancora non risolta, e dei deludenti dati sull’economia” si legge in una nota diffusa da Commerzbank. “Dopo la testimonianza di Bernanke al Congresso, che ha di fatto aperto le porte ad ulteriori tagli dei tassi, sono montate le preoccupazioni sull’effettiva crescita della piu’ importante economia mondiale” e’ il parere degli analisti di ABN Amro.

La banca d’affari Citigroup si aspetta “un moderato ma prolungato rallentamento dell’economia a stelle e strisce, associato ad un Pil inferiore al punto percentuale nel 2008 e leggermente superiore nel 2009”. Gli analisti hanno di conseguenza tagliato le stime sui profitti aziendali delle societa’ facenti parte dell’indice S&P500.

Le notizie giunte dal fronte societario non hanno offerto alcun supporto ai listini. Il titolo del colosso assicurativo American Internation Group (AIG) si muove in ribasso -6.56% dopo che la societa’ ha riportato nell’after hour di ieri sera una perdita trimestrale di $5.29 miliardi, peggiore del consensus. Vendite anche sulla societa’ informatica Dell (DELL): i ricavi registrati nell’ultimo trimestre dall’azienda non hanno rispettato le stime degli analisti. L’azione arretra del 4.17%.

Sugli altri mercati, il petrolio tratta in calo di 44 centesimi a $102.15 dopo essersi spinto oltre la soglia dei $103 durante la sessione “overnight”. Sempre in progresso (+$7.30) l’oro a $974.80. Cambio euro/dollaro a 1.5184.