Settimana pessima, a Wall Street. Il Nasdaq e’ stato strapazzato violentemente, le vendite sono state incessanti, e’ ritornato l’Orso, al punto che l’indice high tech ha chiuso le cinque sedute in ribasso del 10,5%, con una perdita secca di 431 punti, finendo a quota 3663.
Si tratta della peggiore settimana dal crollo di primavera, quando il Nasdaq perse il 25% nelle cinque sedute finite il 14 aprile.
Il settore tecnologico, una volta invincibile, continua a deludere le aspettative degli investitori. Il peggio e’ cominciato quando Nokia (NOK) il gigante finlandese di telefonia cellulare, ha annunciato che la crescita dei profitti sta per rallentare.
La notizia ha scatenato un’ondata massiccia di vendite su tutto l’high tech, la peggiore dallo scorso aprile. Il clima e’ peggiorato, poi, quando Amazon.com (AMZN) ha presentato conti trimestrali tutt’altro che soddisfacenti.
Da quel momento il Nasdaq, che ha chiuso in rosso quattro delle cinque sedute della settimana, si e’ avvitato in una spirale di ribassi, sfondando tutte le precedenti soglie tecniche di resistenza (l’ultima era fissata a quota 3685).
Il che fa temere il peggio per la prossima settimana, poiche’ il flusso di vendite – secondo molto analisti – potrebbe non essere stato affatto esaurito.
Venerdi’ comunque gli ordini ”sell” si sono intensificati, facendo scivolare il Nasdaq di 179 punti (-4,6%) quando anche titoli come Cisco Systems (CSCO), Intel (INTC) e Sun Microsystems (SUNW) che avevano retto bene all’inizio della settimana, sono scivolati pesantemente.
Le vendite sono aumentate in realta’ dopo l’annuncio dei nuovi dati macroeconomici da Washington: l’economia Usa e’ cresciuta nel secondo trimestre (chiuso al 30 giugno) a un tasso del 5,2%, molto al di sopra cioe’ del 3,5% stimato dagli analisti. L’economia americana e’ ancora un treno in corsa; e cio’ fa temere ulteriori rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve.
In questo clima di ribasso, l’indice delle Blue Chip Dow Jones e’ riuscito invece a cavarsela, perdendo la scorsa settimana ”soltanto” il 2,1%, cioe’ 222 punti, finendo a quota 10551.
I fondi e gli investitori che hanno disinvestito dal settore tecnologico hanno diversificato il loro portafoglio scegliendo titoli della Vecchia Economia, come Merck, Coca-Cola e ExxonMobil, nei settori farmaceutico, largo consumo ed energia.
Detto questo, non mancano le opinioni piu’ ottimistiche sulla ripresa del mercato borsistico Usa.
Secondo alcuni analisti tecnici di Wall Street e’ possibile che il Nasdaq abbia toccato il fondo (bottom). Infatti ha sforato le medie mobili retrocalcolate a 200 giorni e ha gia’ perso piu’ della meta’ del guadagno accumulato tra il minimo piu’ recente, raggiunto a quota 3164 il 24 maggio scorso, e il massimo relativo di quota 4274 toccato il 17 luglio.
Corollario: poiche’ il Nasdaq di fatto e’ in fase di correzione tecnica, avendo perso il 10% questa settimana (la stessa percentuale perduta dall’inizio dell’anno) non va escluso che tra poco possa verificarsi un rimbalzo, con una netta ripresa dei prezzi.
Ma le opinioni, come abbiamo visto, sono divergenti. Il braccio di ferro tra rialzisti e ribassisti sara’ feroce.