
Nel mezzo delle tempesta che ha colpito Wall Street nel mese di ottobre, si cela una notizia positiva per la stabilità dei mercati finanziari. Dopo anni di crescita ininterrotta, il margine di indebitamento delle aziende quotate nel mercato Usa ha subito un calo di $ 40,5 miliardi.
Lo ha riferito l’associazione dei broker finanziari Usa FINRA (Financial Industry Regulatory Authority), specificando che si tratta del più grande calo dal novembre 2008, ovvero poche settimane dopo la bancarotta di Lehman Brothers.
Dallo scoppio della crisi finanziaria, per tutta la fase di boom del mercato azionario, il margine di indebitamento è aumentato progressivamente, raggiungendo un picco a $ 669 miliardi lo scorso maggio. Si trattava di una crescita del 60% dall’apice toccato durante il periodo di pre-crisi, nel luglio 2007, e del +117% rispetto a gennaio 2012.
Poi si è consumata un’inversione di tendenza. Dal top di maggio, il margine di indebitamento, complice il forte calo dei prezzi di Borsa in ottobre, è diminuito di $62 miliardi (-9,2%).