Donne imprenditrici e tutela del patrimonio: ecco quali scelte finanziarie valutare

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Articolo di Stefania Quaglino, consulente patrimoniale e finanziario

Le donne alla guida di aziende e attività hanno esigenze particolari per quanto riguarda la tutela del patrimonio. Una su tutte, per le imprenditrici madri, è il futuro dei figli: in questo senso la creazione di un fondo pensionistico a loro dedicato è una scelta che presenta molteplici vantaggi. I figli si ritrovano, con cinque o dieci anni di anticipo, ad avere già una quota di futura pensione creata per loro dai genitori o dai nonni, i quali possono valutare se detrarre questi versamenti dallo loro dichiarazione dei redditi. Per fare un esempio concreto, ai miei clienti suggerisco una diversa modalità per fare il  classico regalo di Natale, che molto spesso è una busta di contanti: versarlo appunto nel fondo pensione dei ragazzi. Così sarà davvero un dono che resterà per sempre.

Il fondo pensione è un investimento importante, che può essere declinato in varie modalità. Se parliamo di ragazzi molto giovani si può puntare sulla crescita, scegliendo per loro, attraverso i mercati azionari, quei settori che hanno più opportunità di crescere nel futuro.  In questo caso il prezzo da pagare è la volatilità, che però, visto che l’investimento pensionistico ha un orizzonte temporale particolarmente lungo, può diventare un punto di forza. Per due ragioni: in primis perché, con i versamenti ricorrenti, si può investire nell’azionario mediando i prezzi di ingresso. In secondo luogo, perché non bisogna dimenticare che la volatilità, e quindi il rischio, è il naturale prezzo da pagare per  il rendimento. Nelle fasi iniziali è quindi un bene inserire nel fondo pensione una quota di azionario, perché così regaleremo un rendimento aggiuntivo ai destinatari. Successivamente, in un processo normale, con il passare del tempo e l’avvicinarsi dell’età della pensione il portafoglio del fondo può essere convogliato in aree più sicure.

Una donna imprenditrice non è soltanto responsabile della sua azienda – e quindi anche della fonte da cui proviene gran parte del reddito familiare – ma anche dei figli, della loro educazione, del loro futuro.

 

Quasi nessuna donna capo azienda sottoscrive polizze assicurative che offrano copertura in caso di morte o di invalidità permanente che porti all’incapacità di lavorare. Alcune polizze caso morte tutelano anche da eventuali gravi malattie: il rischio è di arrivare a 50 o 60 anni, all’apice della carriera e con figli comunque ancora da gestire, e dover lasciare tutto a causa di un serio problema di salute. Una protezione di questo genere può essere quindi estremamente utile.

Sempre sul fronte dei prodotti assicurativi, esistono poi le polizze “key man”, che permettono di accantonare delle risorse per assoldare i migliori manager su piazza, a cui affidare le sorti dell’azienda quando per un qualsiasi motivo l’imprenditrice non può assolvere al suo ruolo, o il genitore capo azienda viene a mancare e i figli non sono ancora pronti a subentrare. Altre soluzioni permettono di liquidare eventuali soci, o i loro eredi, nel caso in cui i rapporti dovessero peggiorare. Le problematiche di un’impresa, che sia essa a guida maschile o femminile, sono molteplici: nel caso della leadership femminile è importante insistere sulla tutela di questi aspetti, perché spesso le donne imprenditrici sono prese da un numero così grande di impegni da credere di essere onnipresenti e onnipotenti.

Un caso di cronaca su cui riflettere e trarre spunto

Un recente caso di cronaca è quello che ha visto coinvolta la titolare dello stabilimento tessile toscano dove una giovane operaia è morta in un incidente sul lavoro. In casi drammatici come questo, se l’imprenditore o l’imprenditrice avessero ricevuto una consulenza accurata avrebbero probabilmente creato un fondo patrimoniale dove far confluire la casa e le risorse necessarie per mandare avanti la famiglia, garantendo almeno in parte la sicurezza dei loro cari. Bisogna tutelarsi per sé e per i propri cari, facendo in modo che non si venga a creare una situazione per cui una famiglia che viveva in condizioni di una certa agiatezza improvvisamente si ritrova a dover cambiare tutto e rinunciare totalmente al proprio stile di vita.

Un ultimo aspetto riguarda la sostenibilità: proprio perché ritengo che le donne abbiano una maggiore sensibilità nei confronti del mondo che lasceranno ai loro figli, trovo importante sottolineare che oggi gli investitori hanno la grande opportunità di finanziare con il loro denaro settori che possono davvero migliorare la nostra economia. Se tutti investissero solo su aziende attente ai fattori che identificano la sostenibilità, sia essa sociale, ambientale o di governance, potremmo veramente migliorare il mondo. È una grande arma per gli investitori, non usarla è un peccato.

 

Questo articolo fa parte di una rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a: social.brown@triboo.it


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