di Massimo Maccioni Private Banker di Fideuram

Dal mondo corporate al private banking: vi racconto la mia esperienza

La decisione di cambiare direzione professionale, soprattutto in una fase avanzata della carriera, non è mai semplice. Ma quando la traiettoria di crescita personale si scontra con i limiti strutturali di un modello organizzativo, la trasformazione diventa una necessità

Dopo un lungo percorso all’interno del sistema bancario tradizionale, ho scelto di avviare una nuova fase della mia carriera come Private Banker in Fideuram. 

Un passaggio che non è stato improvviso, ma il risultato di una riflessione profonda, maturata nel tempo.

Un’evoluzione graduale, guidata dalla consapevolezza

Il cambiamento non si è concretizzato in un singolo momento. 

È stato un processo graduale, durato circa tre o quattro anni. L’ultimo anno, nel mio ruolo di Direttore Generale di Artigiancassa, istituto specializzato nel supporto alle piccole e medie imprese, in particolare nel comparto artigiano, è stato segnato da un’importante operazione di fusione e incorporazione nella capogruppo.

In quel contesto ho iniziato una riflessione personale e professionale. Ho compreso che era il momento di riorientare il mio percorso, scegliendo un modello che mi permettesse di unire autonomia operativa, visione strategica e attenzione reale al cliente.

I limiti impliciti del retail banking

Il modello organizzativo del sistema bancario tradizionale presenta indubbi punti di forza, in particolare in termini di struttura e scala. 

Tuttavia, nel retail banking, l’enfasi resta spesso centrata sulla distribuzione di prodotti e servizi. Anche quando si dichiara una centralità del cliente, l’effettivo focus tende a ricadere sull’offerta commerciale.

Ciò che cercavo era un approccio che andasse oltre la semplice proposizione di prodotto, capace di valorizzare la complessità del cliente nella sua interezza: aspetti finanziari, patrimoniali, immobiliari e societari. 

In Fideuram ho trovato questo modello integrato, orientato alla consulenza globale, che risponde in modo coerente alle esigenze sofisticate di una clientela evoluta.

Uno degli elementi determinanti nella mia scelta è stato il rapporto di stima e fiducia costruito nel tempo con Massimiliano Melzi, Regional Manager nella nuova realtà in cui opero.

Abbiamo condiviso esperienze significative all’interno di importanti realtà bancarie, sviluppando una visione comune fondata sulla collaborazione, sul rispetto reciproco e sulla valorizzazione delle competenze. 

Solidità istituzionale e libertà operativa: un binomio strategico

Entrare in Fideuram ha rappresentato per me l’opportunità di valorizzare nuovamente il mio network professionale, diffuso su scala nazionale e composto da imprenditori, manager, professionisti e clienti privati.

La libertà professionale mi consente oggi di concentrarmi sulle aree di business in cui riconosco maggiore valore e affinità, mantenendo al contempo una visione ampia e integrata delle esigenze del cliente.

Il tutto supportato dalla solidità di un gruppo come Fideuram (parte integrante del Gruppo Intesa Sanpaolo) che mi permette di operare con strumenti avanzati, in un contesto regolamentato e altamente strutturato. 

Questo equilibrio tra indipendenza operativa e robustezza istituzionale è uno dei punti di forza del modello Fideuram.

Autonomia, fiducia e relazione di lungo termine

L’autonomia è un elemento centrale nel mio attuale approccio consulenziale. Permette di valorizzare appieno la relazione fiduciaria costruita con il cliente nel tempo, in un’ottica di lungo periodo.

La formazione continua e le risorse messe a disposizione dal gruppo mi consentono di offrire un servizio di elevata qualità, puntuale e personalizzato, in linea con le aspettative di una clientela sempre più esigente e consapevole.

Un cambiamento possibile, se guidato da consapevolezza

A chi oggi sta valutando un cambiamento simile, ma non ha ancora trovato il coraggio di compierlo, suggerisco una riflessione profonda. 

È essenziale comprendere il reale valore del proprio network e delle competenze maturate. Non è sufficiente disporre di relazioni consolidate: occorre anche la volontà di mettersi nuovamente alla prova, di evolvere, di uscire da un perimetro conosciuto per affrontare un nuovo scenario con determinazione e progettualità.

Guardare avanti, con visione e coerenza

Il mio percorso professionale oggi prosegue in una direzione che sento pienamente coerente con i miei valori e le mie aspirazioni. 

La scelta di Fideuram non è stata solo un cambio di ruolo, ma un’evoluzione di prospettiva.

In un contesto dove la personalizzazione del servizio, la solidità del gruppo e la libertà operativa convivono in equilibrio, ho ritrovato le condizioni ideali per offrire ai miei clienti un valore concreto, sostenibile e duraturo.

Questo articolo fa parte di una rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a: social.brown@triboo.it


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