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Valentino Odorico: dalla passione per la moda alle nuove sfide della comunicazione

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Giornalista, docente e conduttore TV, Valentino Odorico, esperto di moda, racconta nascita e obiettivi dell’agenzia di comunicazione di cui è co-fondatore.

A cura di Francesca Gastaldi

Moda, lifestyle ma anche innovazione: sono queste le grandi passioni che hanno portato Valentino Odorico a diventare un volto noto del fashion system. Giornalista, conduttore e docente presso l’Istituto Europeo di Design di Como, oggi Valentino Odorico, grazie alla grande esperienza professionale maturata negli ultimi anni, è anche imprenditore.  L’esperto di moda e lifestyle è infatti anche co-fondatore di Nazca, agenzia di comunicazione che segue numerosi brand, attraverso strategie altamente personalizzate ma soprattutto progetti creativi e innovativi.


Valentino Odorico

Giornalista e conduttore tv, è ormai un volto conosciuto del fashion system. Come è iniziata la sua carriera?
“Dopo gli studi universitari in tecnologie multimediali e comunicazione, ho lavorato e vissuto per diversi anni in Svizzera. La carriera giornalistica e televisiva è nata quasi per gioco: frequentando per passione il mondo della moda mi è stato chiesto prima di raccontare il mio punto di vista su varie testate, poi di tenere delle rubriche televisive, fino ad arrivare alla conduzione di programmi veri e propri. Oggi collaboro con varie testate e quotidiani sia in Svizzera, sia in Italia. In primavera ho avuto la possibilità di raccontare settimanalmente, in uno spazio dedicato, la moda ecosostenibile su tv8, nel programma “Ogni Mattina” condotto da Adriana Volpe, mentre ora sto conducendo un programma tutto mio su GO-TV e sto valutando delle nuove proposte”.

Da diversi anni viene invitato alle più importanti sfilate di Milano e Parigi e ha co-prodotto servizi ed editoriali di moda per importanti testate internazionali. Da cosa nasce questa passione per il mondo fashion?
“Anche la passione per la moda è nata per caso: ho avuto l’occasione di partecipare ad una sfilata ormai oltre 15 anni fa ed ho capito che quello che per me era un mondo molto effimero, una volta osservato da dentro, era capace di affascinarmi davvero. È un settore creativo fatto di ricerca, maestranze, marketing, di una filiera produttiva e di una competenza, spesso artigianale, che è il nostro fiore all’occhiello nel mondo. Così ho iniziato a studiare, capire, informarmi, fino a trasformare questa passione in un lavoro”.

È anche fondatore e CEO dell’agenzia di comunicazione Nazca. Come è nato questo progetto e qual è la visione che contraddistingue l’agenzia?
“Nazca è nata dal mio percorso personale come imprenditore in Svizzera. Oggi la società con sede in Italia è composta da un gruppo di lavoro altamente preparato, fatto di creativi, giornalisti, grafici, specialisti del web e del marketing. Siamo specializzati nel lifestyle: moda, beauty, design, food, travel, mondi che sono spesso molto connessi tra loro. La nostra visione è quella di essere una società di comunicazione innovativa: se da un lato proponiamo servizi tipici di un press office, dall’altro gestiamo il cliente in modo personalizzato, a partire dal preventivo. I nostri servizi non hanno infatti un “costo specifico” perché ci piace costruire il progetto sulla base del budget a disposizione dell’azienda. Studiamo il punto nel quale si trova una realtà, le sue esigenze e quindi, di riflesso, gli aspetti più importanti su cui puntare. Si cerca insomma di ottenere il massimo senza sprechi inutili. Questa filosofia ci sta premiando: dopo anni abbiamo clienti ancora legati a noi e che, grazie ai loro feedback positivi, ci presentano a nuove aziende”.

Giornalista, conduttore, imprenditore ma anche docente universitario. Come riesce a conciliare questi ruoli?
“Il mio lavoro è soprattutto quello in Nazca, tuttavia riesco a conciliare ruoli diversi grazie a un team molto preparato, nel quale posso riporre totale fiducia. Spesso si tende a dimenticarlo, ma il lavoro deve essere anche un piacere: per questo l’atmosfera che si respira nel team è fondamentale. Un ambiente di lavoro felice e il rispetto dei collaboratori, migliora la qualità del lavoro e la voglia di remare nella stessa direzione”.

Ha già raggiunto molti traguardi. Quali nuove sfide lo attendono in futuro?
“Televisione a parte, che per me rappresenta un diversivo, punto a crescere come giornalista. A livello imprenditoriale, invece, ci siamo prefissati diversi obbiettivi  anche puntando su nuovi progetti e su nuovi segmenti. La pandemia è stata un evento che ha stravolto e rimescolato molte dinamiche: l’importate è saper cogliere per quanto possibile, anche gli aspetti positivi. Le premesse comunque ci sono tutte e con il nostro team siamo pronti a raggiungere, nei prossimi anni, gli obiettivi di crescita che ci siamo prefissati”.

Un desiderio che vorrebbe ancora realizzare?
“Far crescere la società in modo da poter continuare a coinvolgere nuovi talenti: ci sono menti e risorse incredibili in Italia e poter dare lavoro, fare gruppo e creare “innovazione” è una delle soddisfazioni più grandi, soprattutto se si condividono le stesse passioni e le medesime visioni. Sul lato personale invece ho alcuni progetti in mente ma per scaramanzia preferisco non parlarne. Diciamo che il grande desiderio resta quello di divertirmi: non c’è sensazione più bella che vivere con gioia la propria professione”.