MILANO (WSI) – L’Italia sempre più nel mirino dei francesi. Sotto i riflettori una delle banche più importanti del nostro sistema creditizio, Unicredit che è in mano all’ad parigino Jean Pierre Mustier.
Proprio Mustier alla guida della banca di Piazza Gae Aulenti starebbe facendo piazza pulita degli italiani all’interno del cda della banca. L’ultima vittima sarebbe, come riporta il sito Dagospia, Francesco Donatelli, capo degli acquisti che esce per far posto a Algis Pabarcius, nominato head of sales del team dei mercati di UniCredit.
Chi è Algis Pabarcius? Manager che arriva da Credit Agricole dove era head of global financial institutions sales per il reddito fisso e i derivati equity, con precedenti esperienze in Nomura e Bear Stearns.
“Viene allontanato l’italiano Francesco Donatelli, che da sette anni gestiva l’area dell’e-procurement (4 miliardi), e al suo posto per ora è stata messa Valentina Fanni: all’interno, nonostante il clima non lo consigli, la decisione è stata molto criticata e i vertici non hanno trovato di meglio che spiegare che l’avvicendamento è avvenuto per privilegiare i fornitori territoriali e locali della banca. Era quello che normalmente faceva Donatelli, perchè allora cambiarlo? In realtà, è l’opinione dei dipendenti di piazzetta Aulenti, è ovvio che ora si vogliono favorire fornitori cosiddetti internazionali, per non dire direttamente francesi. Piccole scene di colonizzazione di una (ex?) grande banca italiana”.
Mustier insieme ad altri due francesi, Vincent Bollorè, patron di Vivendi e Donnet a capo di Generali hanno in mano parti strategiche del sistema finanziario italiano. Dal punti di vista bancaria molte banche sono passate i mano ai francesi, oltre ad Unicredit anche Bnl che è della francese Bnp Paribas e Cariparma di Credit Agricole.